CAPITOLO
VII
Xena si dirige
verso le cucine camminando lungo il corridoio. Quando è vicina
alle scale, due uomini vestiti di nero e col volto coperto, l'attaccano.
Uno ha in mano un bavaglio e l'altro una fune e tentano di immobilizzarla
per catturarla. Quando uno dei due l'afferra per i polsi, Xena si
gira di spalle e con una presa al braccio dell'uomo lo scaraventa
a terra. L'altro losco individuo, trovatosi in difficoltà estrae
un pugnale e tenta di affondarlo all'altezza dello stomaco della nemica,
ma la guerriera lo disarma con un calcio ma prima ancora che potesse
dargli una lezione l'uomo si da alla fuga con il compagno.
Il consigliere Tirso esce da una stanza vicina insospettito dagli
strani rumori:
- Che succede Xena?! -
- Due uomini hanno tentato di aggredirmi ma sono fuggiti prima che
potessi fermarli. -
La principessa guerriera guarda per alcuni secondi nella direzione
in cui i due individui sono scappati poi si rivolge a Tirso:
- Vorrei parlarti, ma questo non mi pare il luogo adatto. -
Il consigliere fa segno di entrare nella libreria in cui si trovava
fina a pochi istanti prima. Quando la porta è chiusa, Xena
introduce il suo discorso:
- Questo palazzo non è affatto sicuro! Credevo che dopo la
morte del re avreste preso provvedimenti a riguardo ma noto che ci
sono poche guardie in giro! -
- La tua osservazione mi sorprende Xena ... il capo delle guardie
mi ha assicurato che la sorveglianza è stata raddoppiata. -
- Ti consiglio di verificare di persona. Ieri notte c'era una sola
guardia a sorvegliare il piano in cui vi sono gli alloggi della regina
Sefora e per di più addormentata. Non mi è stato difficili
entrare nella stanza e ora un'aggressione in pieno giorno .. prendi
provvedimenti Tirso , se non vuoi ritrovare un altro cadavere tra
le stanze del castello. -
le parole di Xena risuonano come un rimprovero a cui l'uomo può
solo rispondere ammettendo in silenzio.
La guerriera riapre la porta ed esce diretta nuovamente alle cucine.
Olimpia ancora
chiusa nelle sua stanza per proteggere il piccolo Lucas, è
alle prese con una crisi di pianto del bimbo, affamato non avendo
ancora fatto colazione. Nel bagno il bardo ha steso gli abiti del
bambino su di una corda legata all'occorrenza tra la finestra e un
chiodo nel muro. La poetessa è seduta su una sedia e culla
il bambino tenendolo in braccio.
- Shh ... non piangere piccolo. Sono sicura che stanno preparando
qualcosa da mangiare .. Xena non può dimenticarsi di noi, deve
essere successo qualcosa ... e sapendo in che razza di posto mi trovo
non me ne stupisco ... -
Nelle cucine fervono
già i preparativi per il pranzo e tra pentole sul fuoco, vapore
e ingredienti di ogni genere, Xena riconosce Sara e le si avvicina
per parlarle:
- Sara, è possibile preparare un abbondante colazione per me
e Olimpia? -
- Non avete ancora mangiato stamattina? ... Dovete scusarmi, credevo
sapeste che la colazione viene solitamente servita nella grande sala
... -
- Non preoccuparti .. ma preparaci qualcosa ora .. intanto vorrei
approfittarne per farti qualche domanda a proposito del re Tantras.
-
A quella richiesta, la donna si fa trista ma cerca di non darlo a
vedere concentrandosi sul suo lavoro.
- Dimenticavo, Olimpia vorrebbe assaggiare della crema di riso se
ce n'è. -
- Si, la scaldo subito. -
- Stamattina sono stata da Melanzio nelle segrete e proprio quando
ero convinta della sua innocenza Marzio mi ha detto che avrebbe potuto
uccidere il re per amor tuo ... -
Sara perde il controllo e sebbene sia stata scoperta dalla guerriera
risponde vivacemente:
- No, Melanzio me lo aveva promesso! Non si sarebbe mai vendicato
in quel modo! - I suoi occhi si velarono di lacrime e Xena vi può
leggere amore ed odio in essi - Mi avrebbe aspettato. Il re prima
o poi si sarebbe stancato di me come ha fatto con altre prima di me
e ce ne saremmo andati insieme. Lontano da qui dove avremmo costruito
la nostra vita insieme. -
La principessa guerriera ascolta senza parlare:
- Ti prego liberalo! E' innocente! Ci sono persone qui che avevano
molto più interesse di lui a vedere il re morto .. -
- Anche volendo per ora non posso ... - Sara da libero sfogo al suo
pianto - ... Molti conoscono questa storia e se non ci saranno prove
a suo favore o per incriminare qualcun'altro, non potrò giustificare
la sua liberazione. Devi avere pazienza, il colpevole presto farà
una mossa sbagliata e dovrà fare i conti con la giustizia.
-
La rabbia di Sara cresce per l'impotenza ad aiutare la persona amata:
- Io avrei sospetti su di una persona qui a corte, che nessuno ha
mai preso in considerazione ... -
La donna si asciuga le lacrime aspettando le domande della principessa
guerriera, che non tardano ad arrivare:
- E' bene che tu me la indichi. Non tralasciare niente e nessuno.
Chi è questa persona? -
- Prima che il re Tantras iniziasse ad avere un interesse per me,
aveva un'amante giovane e ricca. Una sua cugina rimasta orfana, vive
da anni qui a palazzo. Ha qualche anno più di me, si chiama
Silvia e voleva dare un erede al re ma non ci è riuscita in
cinque anni. Quando ha scoperto che il re attendeva un figlio da un'altra
ha cercato di uccidere la donna. Il sovrano non ha avuto il coraggio
di cacciarla dal palazzo e si limitò ad allontanarla per qualche
tempo. -
- E ora dov'è? -
- Qui alla reggia. -
- E' anche per questo che il re ha tenuto segreto il suo erede illegittimo
... -
- Tu come sai tutta questa storia? -
- ... I servi vedono e sentono tutto ciò che accade tra le
mura di un palazzo. -
Xena accenna ad un sorriso per la vaga risposta ricevuta e guardandosi
intorno, incita la donna a fare in fretta con la colazione.
- Parleremo meglio in camera mia. Ti aspetto li. -
Sara appare preoccupata sentendo qual'è il luogo dell'appuntamento:
- Posso mandare qualcun'altro per la colazione? Ho molto da fare in
cucina e credo di avervi detto tutto. -
- No, preferisco che sia tu a portarla. Questo posto non è
sicuro e non mi fiderei a mangiare qualcosa che è passato per
le man idi estranei. A dopo. -
Xena lascia le cucine velocemente per evitare le repliche di Sara
alla richiesta.
Olimpia sta facendo
il bagno quando la principessa guerriera bussa alla porta. Lucas,
che se ne stava tranquillo sul letto, corre velocemente verso luscio.
- Chi è ? - chiede urlando il piccolo.
- Sono Xena, piccola peste! Di ad Olimpia di venire ad aprire !!!
-
Dopo qualche secondo il bardo viene ad aprire coperta da un panno
e ancora gocciolante.
- Scusa , ti avevo sentito ma mi stavo lavando. -
- Vedo - commenta Xena osservando dalla testa ai piedi l'amica.
- Fai in fretta a vestirti perchè presto conoscerai la madre
di Lucas. -
Xena si siede sul letto e solo in quel momento noto il bizzarro abbigliamento
del bimbo:
- Ma che gli hai messo addosso!? -
- Non avevo altro dato che stamattina ha fatto la pipì a letto!
... E' sempre meglio che vederlo girare nudo per la stanza! -
Xena non può trattenere una risata:
- Almeno quando da grande si chiederanno perchè è gay,
tu saprai rispondere! -
Lucas capisce di essere preso in giro corre da Xena per darle il solito
calcio ma la principessa guerriera lo afferra per una caviglia e lo
solleva girato a testa in giù:
- Dai xena, mettilo giù .. è solo un bambino ... si
farà male!! -
- Non preoccuparti .. i marmocchi sono più elastici di una
molla! ... E' vero che non darai più calci alla zia Xena? -
chiede con aria divertita guardando il bimbo negl'occhi anche se ancora
capovolto. Lucas inizia ad urlare e cerca di divincolarsi finchè
la guerriera non lo passa ad Olimpia tenendolo ancora per le caviglie:
- E' tutto tuo! -
la donna lo porta sul letto e finalmente lo libera:
- Guarda, lo hai fatto diventare tutto rosso! -
- Deve imparare l'educazione! - risponde Xena aggiustandosi i capelli
e l'armatura davanti allo specchio.
- E comunque ... io e Lucas stiamo morendo di fame! Te ne sei andata
in giro fin ora e ti sei dimenticata di noi! -
- No che non vi ho dimenticato! -
In quel momento bussano alla porta e Xena apre senza chiedere. Sara
entra con un grosso vassoio in mano e la mora guerriera richiude la
porta impedendo alla servitrice di andarsene subito:
- Mettiti comoda Sara, dobbiamo parlare .. -
Lucas vede Sara e corre ad abbracciarla chiamandola "madre".
La donna stringe a se il figlioletto ma le si può leggere in
volto un velo di preoccupazione:
- Come lo hai capito Xena? -
- Ti sei tradita da sola quando sei venuta qui ed avevi paura di entrare
nella stanza. Temevi che Lucas ti riconoscesse. Inoltre doveva esserci
un valido motivo per trattenerti qui dopo tutto il male che ti è
stato fatto dal re. Potevi fuggire con Melanzio, ma non l'hai fatto.
-
- Dovevo proteggere mio figlio. Non potevo lasciarlo qui da solo.
-
Olimpia che finora aveva ascoltato in silenzio decide di intervenire.
- Se hai sempre badato a tuo figlio perchè ora lo hai abbandonato?
-
- Io non l'ho abbandonato! Da quando il re è morto ho molta
paura per lui. Il consigliere Tirso mi ha detto che potevo fidarmi
di voi. Quando avreste trovato l'assassino sarei venuta a riprendermelo
... -
La principessa guerriera è stupita del fatto che Tirso fosse
a conoscenza d'esistenza dell'erede al trono:
- Il consigliere sa di Lucas? -
- Si .. quando il bambino venne alla luce, Tantras mi disse che potevamo
fidarci di lui e che ci avrebbe sempre aiutato e così è
stato fin ora. E' un uomo buono ... sono sicura che proteggerà
Lucas finchè non verrà il momento per lui di salire
sul trono. -
Xena riflette qualche attimo.
- Chi altri sa che tuo figlio è l'erede al trono? -
- Melanzio, naturalmente .. e Silvia, come ti ho detto poco fa. -
- Sei sicura che non lo sappia anche la regina Sefora? A me ha detto
che conosce l'esistenza di un figlio illegittimo, ma non sa chi è
.. -
Sara risponde prontamente:
- No ... ma con tutti gli intrighi che ci sono a corte non lo escluderei.
-
- Già .. ascolta Sara, ho bisogno di parlare un po' con Olimpia
e dobbiamo sentire insieme delle persone, perciò rimani qui
con tuo figlio fino al nostro ritorno. -
Olimpia si ricorda di essere ancora avvolta nell'asciugamani:
- Vado a cambiarmi, faccio in fretta. -
Xena e Sara rimangono sole nella stanza e per spezzare il silenzio
creatosi la servitrice esordisce:
- Spero che questo monello abbia fatto il bravo ... -
Proprio quando la mora guerriera sta per commentare il comportamento
del piccolo la voce di Olimpia si intromette risuonando dal bagno:
- E' un vero angelo! Siamo stati benissimo insieme e sarà un
vero piacere tenerlo con noi per qualche altro giorno! -
- Sono contenta che sia comportato bene, di solito ha l'argento vivo
addosso. -
- Una cosa è certa ... - aggiunge Xena - ... Olimpia non sa
vestire i bambini! -
- Se ci fossi sta tu al mio posto ora girerebbe nuda per la stanza!
- controbatte il bardo uscendo dal bagno vestita e pronta per uscire.
Xena lancia un'occhiata di sfida all'amica, complice nello scherzo.
- Andiamo? -
- Certo .. dopo di te! -
Le due fanno per uscire ma Olimpia torna indietro per afferrare dal
vassoio della colazione un panino per poi raggiungere la compagna
di avventure.
La principessa
guerriera conduce Olimpia fuori dal castello e inizia a passeggiare
nell'immenso giardino lungo il viale alberato:
- Immagino che siamo qui per fare il punto della situazione ... -
Dice il bardo addentando gli ultimi pezzi del panino al riso.
- Si .. comincia tu, hai meno da raccontare. -
dice strappando un ago di pino da una pianta mentre continua a camminare.
- Vediamo .. Sara ... l'hai vista anche tu, sembra una donna per bene
... -
Xena continua l'osservazione:
- Vittima della situazione, certo. Ma avrebbe potuto uccidere il re
per vendicare le violenze subite dal re e Melanzio poteva essere il
complice perfetto dato che è innamorata di lei. -
- Si ... piuttosto la regina .. è una donna molto misteriosa
... oggi è venuta a bussare alla nostra porta dicendo che aveva
sentito strani rumori ... i rumori c'erano ma non ti sembra strano
che si trovasse le corridoio ad origliare?! -
- Certo, anche perchè ... -
- Perchè ... -
- Io conosco la regina Sefora ... -
Xena spiega brevemente ad Olimpia la storia della moglie del defunto
re e delle circostanze l'aveva conosciuta. -
Poi aggiunge:
- Aveva buoni per vendicarsi: tradimenti, mortificazioni per anni
e un'intera vita distrutta. -
- Poi c'è il principe Marzio, ma di lui sospettano tutti apertamente
e finchè non troveremo il modo per incastrarlo, non avremo
mai prove certe. -
- Stamattina l'ho incontrato nelle stalle che parlava all'alba con
dei brutti ceffi .. -
- Che bell'appuntamento .. -
- E per caso dopo circa un'ora, due uomini incappucciati hanno cercato
di catturarmi. -
- E' chiaro che è stato lui allora! -
Xena si ferma per guardare Olimpia negl'occhi:
- Non arrivare a conclusioni affrettate ... magari si trattava solo
di una coincidenza. Stiamo a vedere se qualcuno fa un nuovo passo
avanti. Questa volta non li lascerò fuggire. Tieni gli occhi
aperti .. sei un bersaglio anche tu. -
- lo so, che vuoi fare ora -
- Io per ora ho solo la certezza che Melanzio non ha mandanti e sinceramente
non credo abbia agito in prima persona. Cercherò di farlo liberare
da Tirso. Ma prima devo trovare l'amante prediletta del re prima che
Sara rimanesse incinta. Si chiama Silvia e a quanto ho sentito, ha
cercato di mettere le mani su Lucas, per invidia nei confronti di
Sara. -
- Le amanti gelose, sono sempre pericolose ... - scherza il bardo.
- ... Che vuoi che faccia io? -
- Ora che abbiamo un erede e sua madre, possiamo presentarli a tutti,
in modo da porre fine ai conflitti tra i pretendenti ... -
- Così se l'assassino ha come obbiettivo il trono si farà
avanti per uccidere Lucas .. e il cerchio continuerà a stringersi.
-
- Tranne che per Silvia, l'amante del re .. per questo voglio sentirla
subito e tenerla d'occhio. Ora vado a cercarla mentre tu cerca di
entrare nella stanza del principe Marzio in cerca di qualche indizio.
Mi raccomando ... -
- Non preoccuparti, starò attenta ... -