CAPITOLO
VI
E' l'alba quando
la principessa guerriera riapre gli occhi. L'aria a quell'ora è
fresca e permette di avere un po' di tregua dall'afa estiva di quei
giorni di Agosto.
Xena si volta a guardare Olimpia che ancora dorme sull'altro lato
del letto. Una delle mani del bardo è posata sul fianco di
Lucas che riposa al centro del loro giaciglio rivolto verso Olimpia
succhiandole il pollice destro. Lentamente Xena si alza e si riveste
pronta a raggiungere le segrete del castello per interrogare il coppiere
del re.
Nel percorrere la scala che porta al seminterrato, Xena incrocia il
consigliere Tirso:
- Buon giorno Xena .. dove stai andando così presto .. posso
aiutarti? -
- No grazie, sto andando a parlare con il consigliere del re. -
- Spero che tu riesca a farlo confessare .. fin ora si è sempre
dichiarato innocente. -
- Perchè forse lo è .. -
- Può essere ... - Tirso chiude il discorso continuando a salire
le scale. - Buona giornata Xena .. spero avremo modo di scambiare
due chiacchiere più tardi e di sapere qualche novità
sulle indagine se ce ne sono. Ora vado ad avvertire la regina che
vuoi parlarle. -
- No, non è necessario .. io e la regina Sefora abbiamo già
avuto modo di parlare ieri sera dopo cena. -
- Come non detto .. per qualunque cosa non esitare a chiamarmi. -
Xena fa un debole accenno con il capo per poi continuare la sua discesa
fino all'entrata delle celle dei detenuti dove due guardie vedendola
arrivare le aprono subito senza fare domande e uno dei due la accompagna.
Attraverso le inferiate vede pochi detenuti ancora stesi sui giacigli
di paglia.
La cella del coppiere è l'ultima del corridoio. La guardia
che la scorta non accenna ad aprire in attesa che il dialogo avvenga
attraverso le sbarre:
- Aprirmi e lasciaci soli. -
- Non è permesso .. il consigliere reputa il detenuto troppo
pericoloso. -
- Il consigliere mi ha dato l'autorizzazione ad entrare .. se non
credi alla mia parola può sempre domandare conferma. -
La guardia cerca la chiave giusta tra quelle del mazzo e apre la cella
senza replicare, allontanandosi subito dopo come gli è stato
ordinato. Il coppiere è seduto per terra e all'arrivo di Xena
si alza in piedi. E' un giovane sui trent'anni, alto e forte dai capelli
biondi e gli occhi celesti. La permanenza in prigione lo ha reso stanco
e sporco:
- Sono Xena e ho il compito di indagare sull'omicidio di re Tantras.
come ti chiami? -
- Melanzio. Io non ho ucciso il re. Gli ho solo versato il vino nella
coppa come faccio ogni giorno da quando lavoro come coppiere al suo
servizio. L'ho già detto al consigliere e al principe Marzio.
Ti prego, fatemi uscire. -
- Molti credono che tu conosca il mandante. -
- Lo so .. ma ho sola la mia parola per dimostrarlo .. non vale molto.
-
- Credimi .. non ho nulla di personale contro di te ... -
Il giovane non ha neanche il tempo di chiedersi a cosa si stesse riferendo
che Xena improvvisamente applica il pinch al suo collo per accertarsi
che dica la verità. Lo colpisce con l'indice il medio di entrambe
le mani quasi contemporaneamente all'altezza della giugulare. Melanzio
cade in ginocchio completamente paralizzato e cercare di respirare
gli provoca dei dolori fortissimi al torace. Un rivolo di sangue scorre
giù dalle narici.
- Dammi il nome del mandante se non vuoi morire. Ho bloccato il flusso
di sangue al cervello .. ti restano 30 secondi di vita. parla! -
L'uomo sente la vita abbandonarlo velocemente e con grande sforzo
riesce a parlare:
- ... Non lo so ... lo giuro!! -
Certa della sua innocenza la principessa guerriera colpisce di nuovo
Melanzio al collo facendogli riprendere le funzioni vitali.
- Ora ne ho la prova .. dirò a Tirso di liberarti. -
- Credo dopo tutto di doverti ringraziare. - risponde il giovane ancora
a terra massaggiandosi il collo. Xena gli tende una mano e lo aiuta
a rialzarsi.
Mentre Olimpia dorme una mano la colpisce ripetutamente al viso, svegliandola
in un modo non molto piacevole.
- Pipi, pipi! - ripete il piccolo Lucas in ginocchio sul letto mentre
cerca di svegliare il bardo.
- Basta Lucas ... ma che succede!? - domanda la donna ancora confusa
dal sonno.
Il bimbo si ferma e inizia a guardarsi con insistenza i pantaloncini
completamente bagnati richiamando anche l'attenzione di Olimpia:
- Oh no! Hai fatto la pipì a letto! -
Sulle coperte è visibile una grossa macchia rotonda e bagnata
giusto al centro del letto.
- Sporco io .. - ripete il piccolo infastidito dagl'indumenti umidi
che ha addosso.
- Vieni dai, prepariamo un po' d'acqua per farti il bagno .. solo
non so che metterti di pulito .. -
Olimpia si alza e aiuta Lucas a scendere dal letto. Il bambino nel
tentativo di essere preso in braccio tende le braccia alla donna:
- No, no mio caro! Adesso cammini ... quando sarai bello pulito e
profumato allora si! -
Lo prende per mano e lo accompagna in bagno.
Xena si dirige
verso le stalle per assicurarsi che Argo stia bene e sotto il grande
porticato vede il principe Marzio intento a parlare con due guardie.
Vedendo arrivare la principessa guerriera , l'uomo fa cenno alla sua
compagnia di allontanarsi rapidamente mentre lui va incontro a Xena.
- Questo è uno dei pochi posti dove si può stare al
fresco in questi giorni. Che ne dici se ci facciamo portare da bere
e ci accomodiamo a parlare? - esordisce il principe.
- Non vedo cosa ci sia da dire .. -
- Avanti Xena, non vorrai tenere per te quello che stai scoprendo?!
Mi preme molto conoscere il nome dell'assassino di mio fratello. -
- Per ora posso solamente dirti che Melanzio è sicuramente
innocente... -
- Melanzio? -
- Il coppiere! -
- Ah si .. ce come fai a esserne certa? -
- Ho i miei metodi per far parlare la gente .. -
- Oh si, lo immagino .. comunque io non mi fiderei al primo colpo,
ci sono cose di quell'uomo che non conoscete .. al contrario di quelli
che frequentano la corte e amano i pettegolezzi .. -
- Di che parli? -
- Mio fratello negli ultimi anni aveva riscoperto con grande piacere,
l'amore per le donne e il povero Melanzio dovette cedere al re la
sua promessa sposa. -
- Chi sarebbe questa donna? -
- Immagino vorrai ascoltare anche lei, ma non credo che possa raccontare
molto, oltre alle prestazioni sessuali del re .. -
Xena ascolta il principe disgustata mentre quest'ultimo continua.
- .. Ma il coppiere avrebbe potuto uccidere mio fratello per vendetta,
non credi? Io tornerei da lui e gli riparlerei se fossi al tuo posto.
-
- Ci tornerò .. a presto. -
- Buona giornata Xena. -
La principessa
guerriera entra nelle stalle e si avvicina ad Argo chiuso in un piccolo
recinto, ripensando alle parole di Marzio. L'animale avvicina il muso
a Xena che l'accarezza:
- Tutto bene Argo? Vorresti già andartene da qui vero? Questo
posti non sta stretto solo a me ... Olimpia invece ha trovato un piccolo
amico e si sta divertendo a giocare alla mamma .. ora vado .. verrò
a trovarti stasera. -
L'equino guarda Xena come se avesse capito le sue parole e la osserva
allontanarsi per poi andare a mangiare in un angolo del recinto.
nel bagno della
sua camera Olimpia sta lavando il piccolo Lucas in una vasca piena
d'acqua calda. Il piccolo non protesta, anzi, si lascia strofinare
dappertutto contento di poter sguazzare nell'acqua.
- Ecco fatto piccolo! -
Olimpia lo prende in braccio avvolgendolo in un panno per asciugarlo
ma Lucas inizia a correre per la stanza nel tentativo di non farsi
prendere divertito dall'inseguimento. Le risate del bambino risuonano
nel corridoio nonostante la porta chiusa e la regina Sefora le ode
mentre scende le scale.
Incuriosita si avvicina alla porta di Olimpia ma non sente più
nulla. Il bardo ha preso Lucas e lo ha portato sul letto:
- Non devi essere così monello .. ora devo trovare qualcosa
per coprirti finchè non saranno asciutti i tuoi vestiti ..
-
Olimpia guarda nella sacca e trova una vecchia gonna. Solo il pensiero
di metterla al bambino la fa sorridere ma dal momento che non altro
da utilizzare gliela infila come se fosse un vestitino stringendolo
con un cordoncino per evitare che gli cada.
- Sembri una femminuccia! -
Lucas si guarda perplesso e alza la gonna mostrandosi nudo.
- No! Una signorina non alza mai la gonna! -
- Lucas .. - balbetta il piccolo come se cercasse di dimostrare di
esse un maschietto contrariato dalla presa in giro della poetessa.
La regina bussa alla porta di Olimpia mettendo in allarme il bardo.
- Devo nasconderti .. deve essere Sara che porta la colazione .. -
Olimpia si guarda intorno in cerca di un riparo sicuro. Nella stanza
ci sono un armadio, il letto e il bagno come nascondigli.
- non ho molta scelta .. senti Lucas facciamo un gioco vuoi? - Nessun
bambino sa resistere ad un invito del genere. Il piccolo ascolta attentamente
le istruzioni:
- Sta per entrare una persona cattiva, tu infilati sotto il letto
e non dire neanche una parola. Stai in assoluto silenzio e esci solo
quando te lo dico io.
Il bimbo si infila sotto il letto immediatamente.
- Però! ... mi capisce al volo per avere solo due anni!! -
Il bardo corre ad aprire la porta e si trova davanti la regina. non
avendola mai vista la riconosce dagl'abiti e la invita ad entrare.
- Salve, tu devi essere l'accompagnatrice di Xena .. -
- Buon giorno regina Sefora. Si, sono l'amica di Xena, il mio nome
è Olimpia. -
- Sei molto graziosa, Xena non mi ha parlato di te ieri, è
stato Tirso a riferirmi della tua presenza qui a palazzo. -
- Credo che Xena non ne abbia avuto il tempo .. posso aiutarti? -
- Veramente mi sono avvicinata alla porta perchè dal corridoio
mi è parso di udire le risa di un bambino. -
Olimpia imbarazzata non sà come rispondere e inizia a ridere
in modo poco appropriato:
- Bambini? No, qui non ci sono bambini. Forse quella che hai sentito
era la mia risata per ... - La guerriera si sforza di trovare una
motivazione valida. - ... Per una storiella allegra e un po' spinta
che mi ha raccontato Xena! -
- Una storiella spinta? -
Olimpia si accorge della gaffe e non sa come rimediare alla brutta
figura fatta:
- Spinta nel senso che c'è un tizio che spinge un altro ..
- dice il bardo con poca convinzione.
- Capisco è stato un piacere conoscerti Olimpia .. sei molto
simpatica. -
La regina si allontana un po' perplessa mente la bionda poetessa vorrebbe
nascondere la testa nella sabbia.
Di nuovo sola, il bardo si ricorda del bambino nascosto sotto al letto:
- Lucas? Puoi uscire adesso .. hai vinto il gioco! -
Il tenero viso del bambino si affaccia tra il letto e il pavimento
per poi alzarsi in piedi e correre in braccio ad Olimpia.
- Spero che si ricordino di portare la colazione al più presto!
-
CAPITOLO
VII
Xena si dirige
verso le cucine camminando lungo il corridoio. Quando è vicina
alle scale, due uomini vestiti di nero e col volto coperto, l'attaccano.
Uno ha in mano un bavaglio e l'altro una fune e tentano di immobilizzarla
per catturarla. Quando uno dei due l'afferra per i polsi, Xena si
gira di spalle e con una presa al braccio dell'uomo lo scaraventa
a terra. L'altro losco individuo, trovatosi in difficoltà estrae
un pugnale e tenta di affondarlo all'altezza dello stomaco della nemica,
ma la guerriera lo disarma con un calcio ma prima ancora che potesse
dargli una lezione l'uomo si da alla fuga con il compagno.
Il consigliere Tirso esce da una stanza vicina insospettito dagli
strani rumori:
- Che succede Xena?! -
- Due uomini hanno tentato di aggredirmi ma sono fuggiti prima che
potessi fermarli. -
La principessa guerriera guarda per alcuni secondi nella direzione
in cui i due individui sono scappati poi si rivolge a Tirso:
- Vorrei parlarti, ma questo non mi pare il luogo adatto. -
Il consigliere fa segno di entrare nella libreria in cui si trovava
fina a pochi istanti prima. Quando la porta è chiusa, Xena
introduce il suo discorso:
- Questo palazzo non è affatto sicuro! Credevo che dopo la
morte del re avreste preso provvedimenti a riguardo ma noto che ci
sono poche guardie in giro! -
- La tua osservazione mi sorprende Xena ... il capo delle guardie
mi ha assicurato che la sorveglianza è stata raddoppiata. -
- Ti consiglio di verificare di persona. Ieri notte c'era una sola
guardia a sorvegliare il piano in cui vi sono gli alloggi della regina
Sefora e per di più addormentata. Non mi è stato difficili
entrare nella stanza e ora un'aggressione in pieno giorno .. prendi
provvedimenti Tirso , se non vuoi ritrovare un altro cadavere tra
le stanze del castello. -
le parole di Xena risuonano come un rimprovero a cui l'uomo può
solo rispondere ammettendo in silenzio.
La guerriera riapre la porta ed esce diretta nuovamente alle cucine.
Olimpia ancora
chiusa nelle sua stanza per proteggere il piccolo Lucas, è
alle prese con una crisi di pianto del bimbo, affamato non avendo
ancora fatto colazione. Nel bagno il bardo ha steso gli abiti del
bambino su di una corda legata all'occorrenza tra la finestra e un
chiodo nel muro. la poetessa è seduta su una sedia e culla
il bambino tenendolo in braccio.
- Shh ... non piangere piccolo. Sono sicura che stanno preparando
qualcosa da mangiare .. Xena non può dimenticarsi di noi, deve
essere successo qualcosa ... e sapendo in che razza di posto mi trovo
non me ne stupisco ... -
Nelle cucine fervono
già i preparativi per il pranzo e tra pentole sul fuoco, vapore
e ingredienti di ogni genere, Xena riconosce Sara e le si avvicina
per parlarle:
- Sara, è possibile preparare un abbondante colazione per me
e Olimpia? -
- Non avete ancora mangiato stamattina? ... Dovete scusarmi, credevo
sapeste che la colazione viene solitamente servita nella grande sala
... -
- Non preoccuparti .. ma preparaci qualcosa ora .. intanto vorrei
approfittarne per farti qualche domanda a proposito del re Tantras.
-
A quella richiesta, la donna si fa trista ma cerca di non darlo a
vedere concentrandosi sul suo lavoro.
- Dimenticavo, Olimpia vorrebbe assaggiare della crema di riso se
ce n'è. -
- Si, la scaldo subito. -
- Stamattina sono stata da Melanzio nelle segrete e proprio quando
ero convinta della sua innocenza Marzio mi ha detto che avrebbe potuto
uccidere il re per amor tuo ... -
Sara perde il controllo e sebbene sia stata scoperta dalla guerriera
risponde vivacemente:
- No, Melanzio me lo aveva promesso! Non si sarebbe mai vendicato
in quel modo! - I suoi occhi si velarono di lacrime e Xena vi può
leggere amore ed odio in essi - Mi avrebbe aspettato. Il re prima
o poi si sarebbe stancato di me come ha fatto con altre prima di me
e ce ne saremmo andati insieme. Lontano da qui dove avremmo costruito
la nostra vita insieme. -
La principessa guerriera ascolta senza parlare:
- Ti prego liberalo! E' innocente! Ci sono persone qui che avevano
molto più interesse di lui a vedere il re morto .. -
- Anche volendo per ora non posso ... - Sara da libero sfogo al suo
pianto - ... Molti conoscono questa storia e se non ci saranno prove
a suo favore o per incriminare qualcun'altro, non potrò giustificare
la sua liberazione. Devi avere pazienza, il colpevole presto farà
una mossa sbagliata e dovrà fare i conti con la giustizia.
-
La rabbia di Sara cresce per l'impotenza ad aiutare la persona amata:
- Io avrei sospetti su di una persona qui a corte, che nessuno ha
mai preso in considerazione ... -
La donna si asciuga le lacrime aspettando le domande della principessa
guerriera, che non tardano ad arrivare:
- E' bene che tu me la indichi. Non tralasciare niente e nessuno.
Chi è questa persona? -
- Prima che il re Tantras iniziasse ad avere un interesse per me,
aveva un'amante giovane e ricca. Una sua cugina rimasta orfana, vive
da anni qui a palazzo. Ha qualche anno più di me, si chiama
Silvia e voleva dare un erede al re ma non ci è riuscita in
cinque anni. Quando ha scoperto che il re attendeva un figlio da un'altra
ha cercato di uccidere la donna. Il sovrano non ha avuto il coraggio
di cacciarla dal palazzo e si limitò ad allontanarla per qualche
tempo. -
- E ora dov'è? -
- Qui alla reggia. -
- E' anche per questo che il re ha tenuto segreto il suo erede illegittimo
... -
- Tu come sai tutta questa storia? -
- ... I servi vedono e sentono tutto ciò che accade tra le
mura di un palazzo. -
Xena accenna ad un sorriso per la vaga risposta ricevuta e guardandosi
intorno, incita la donna a fare in fretta con la colazione.
- Parleremo meglio in camera mia. Ti aspetto li. -
Sara appare preoccupata sentendo qual'è il luogo dell'appuntamento:
- Posso mandare qualcun'altro per la colazione? Ho molto da fare in
cucina e credo di avervi detto tutto. -
- No, preferisco che sia tu a portarla. Questo posto non è
sicuro e non mi fiderei a mangiare qualcosa che è passato per
le man idi estranei. A dopo. -
Xena lascia le cucine velocemente per evitare le repliche di Sara
alla richiesta.
di
Darkamy e Xandrella