episodio n. 1
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- Olimpia! Come è andata? - Reiko esce allo scoperto in attesa di notizie e interrompe i suoi pensieri.
- Grazie per avermi seguito. –
- Oh figurati! Sapevo che Bishamon non ti avrebbe fatto del male ma per sicurezza ho voluto controllare. Vedo che ti ha dato un’armatura, ti prepari a combattere per lui immagino… -
- Non vorrei ma sono costretta dalle circostanze come avrai capito la mia amica è diventata un demone perché Ten-gu ha voluto vendicare Hodoshi e ora Bishaman vuole eliminarla. Devo impedirglielo. -
Il cacciatore di mostri rimane perplesso e il bardo intuisce che l’uomo non approva la sua scelta:
- Reiko, cerca di capirmi .. ho vissuto tutta la vita con Xena e anche se adesso è un demone non permetterò che le facciano del male … -
- … Comprendo il tuo dolore … ma Bishamon è molto saggio ed è in grado di provare pietà per ogni creatura. Se ti ha detto che non può salvare la tua amica evidentemente … - l’uomo non conclude la frase temendo di essere indelicato con Olimpia. Nutre molto rispetto per lei, nonostante la conosca da un giorno soltanto.
- … Capisco cosa vuoi dire. Ma se non mi arrendo è perché ho ancora una speranza. Ho bisogno del tuo aiuto … - continua la poetessa che, spinta dall’importanza dell’argomento, prende la mano del cacciatore di mostri, cercando il suo appoggio.
- … La fiducia che dimostri mi lusinga ma, non approvo ciò che stai per chiedermi. Non posso accettare un simile compito, mi dispiace.-
- Hai già intuito cosa ho in mente … -
- … Si e sappi che non te lo permetterò. E’ follia rischiare la vita per andare nell’oltretomba e incontrare Emma-O sapendo che non ti concederà mai di riportare Xena in vita. Perché dovrebbe farlo? Riflettici Olimpia … il dio dei morti è intransigente e applica la sua legge senza ascoltare le regole dei vivi o degl’altri regni. Il tuo sacrificio sarebbe vano e se pure Xena dovesse tornare in vita sareste divise comunque per sempre: tu tra i morti e lei tra i vivi. -
- … Non avevo in mente questo … – Olimpia lascia la mano dell’uomo e gli fa segno di allontanarsi dal viale guardandosi intorno per verificare che nessuno li stia osservando. - … Quando Xena è morta per uccidere Hiodoshi io ho tentato di riportarla in vita cremando il suo corpo raccogliendo le sue ceneri in un’urna. Se avessi versato nella fonte del monte Fuji le sue ceneri prima del tramonto, Xena sarebbe tornata in vita. – spiega la guerriera scrutando un uomo appoggiato al muro di una casa di mattoni che sembra fermo ad aspettarli lungo la strada:
- E perché non lo hai fatto? – chiede Reiko camminando lentamente al suo fianco.
- Perché se Xena fosse tornata in vita, le diecimila anime che aveva salvato sarebbero andate perdute … lei stessa ha voluto che non modificassi lo stato delle cose … -
- Deve esservi costato molto sacrificio e dolore … la tua amica meriterebbe davvero clemenza di Emma-O per il suo coraggio. -
Avvicinandosi al punto della strada dove lo sconosciuto li sta aspettando, Reiko ricorda di averlo già visto nella taverna poco prima che le guardie del dio della guerra arrivassero:
- … Credo che stia aspettando noi … - dice riferendosi all’uomo dal volto semicoperto da un largo cappello impagliato.
- Si, l’ho notato anch’io … prima che ci interrompa volevo chiederti di seguirmi questa notte. Mi unirò agl’armati di Bishamon per una spedizione contro gli Oni e se dovesse succedermi qualcosa in battaglia dovrai seguire lo stesso procedimento che ti ho descritto poco fa per riportare in vita il mio spirito. E’ importante che tu versi le mie ceneri nella fonte sacra solo poco prima del tramonto altrimenti non avrò il tempo di presentarmi davanti a Emma-O. -
- Ammiro il tuo coraggio e temo per la tua sorte… farò come mi hai chiesto perché so che andresti avanti anche senza il mio aiuto nel tuo folle piano. -
- Ti ringrazio Reiko … sono stata fortunata ad incontrarti sulla nave ieri notte. –
- Sono io che devo ringraziarti. Sai bene che se non avessimo combattuto insieme, gli Oni avrebbero avuto la meglio. – le sorride il guerriero cercando il suo sguardo - Sai una cosa? – continua Reiko. – …Quando ti ho visto sul ponte della nave mi sono detto “Quella guerriera è molto carina, mi piacerebbe conoscerla meglio” -
La bionda poetessa sorride imbarazzata per l’inaspettata rivelazione:
- Non prendermi in giro! – lo interrompe il bardo mentre le guance le diventano rosse contro la sua volontà.
- … Non credo sia il momento adatto per dirtelo ma … tu mi piaci … - continua l’uomo guardando dritto davanti a lui per evitare il suo sguardo. – Naturalmente non mi aspetto nulla da te. Specie in questo momento … tu mi hai colpito dal primo momento che ti ho vista e … volevo dirtelo perché forse non avrò più modo di farlo. - Solo al termine della frase il guerriero rivolge nuovamente lo sguardo ad Olimpia rimasta senza parole a pensare alla cosa giusta da dire. - Bè … ho detto che non pretendo che tu dica qualcosa ma se lo facessi adesso te ne sarei grato! E’ piuttosto imbarazzante … - ironizza Reiko.
- Scusami … io non me lo aspetto … forse è colpa mia, avrei … avrei dovuto accorgermene? – riflette il bardo ad alta voce.
- … No, assolutamente. – Reiko non riesce a nascondere l’agitazione dovuta dalla delusione. – Sono stato un idiota a dirtelo. Non dovevo nutrire speranza con te … sono stato irrispettoso. -
- No! Non preoccuparti, per me è tutto a posto, ma …indipendentemente dal rischio che abbiamo corso in questi giorni, non sarei mai in grado di guardarti con occhi diversi di quelli di un’amica. -
- Credevo che fossi sola, in viaggio con la tua amica… c’è qualcuno allora … - conclude l’uomo rallentando il passo.
- C’è Xena … lei è tutta la mia vita. – nel conoscere l’identità della compagna del bardo, stavolta è Reiko a rimanere senza parole. – Posso capire che per certe persone sia difficile da accettare ma … io la amo e ne vado fiera. -
L’uomo continua a non proferire parola e appare sempre più turbato, ormai fermo di fronte ad Olimpia:
- Non amo mentire Reiko, né tanto meno parlare di me, ma credo sia giusto risponderti con la verità piuttosto che con una bugia perché ho molta stima di te … -
Reiko tira un sospiro per riprendere fiato prima di parlare:
- E’ giusto così … anche se non me lo aspettavo – dice riferendosi alla relazione con Xena. – Non sono d’accordo con chi condivide certi stili di vita e in questo momento non ti nego che sono molto sorpreso … - Olimpia si limita ad annuire preferendo non replicare con ovvie motivazioni al dissenso dell’uomo - Non ho il diritto di interferire nella tua vita … tu hai fatto una scelta ed io non intendo pormi sul tuo cammino … spero solo che tu possa essere felice… -
Reiko si sforza di sorridere e pone termine a questo dialogo riprendendo il suo cammino visibilmente deluso dal rifiuto della donna di cui si è infatuato. Olimpia al contrario rimane qualche altro istante sulla sua posizione restando ad osservare il cacciatore di mostri mentre si fa in contro al misterioso uomo che da qualche minuto li attende in fondo al viale:
“Mi spiace Reiko … forse ho chiesto troppo alla tua comprensione in questo momento. Ma non ho tempo di pensare ad altro adesso … Xena ha bisogno di me e stanotte sarò di nuovo faccia a faccia con lei, con o senza di te. Spero solo che un giorno tu possa aprire gli occhi e capire che esiste un unico grande sentimento che si chiama amore e non fa distinzione d’età, di casta e di sesso. I pregiudizi possono rovinare l’esistenza e metterci l’uno contro l’altro … forse un giorno la gente lo capirà”
Intanto l’uomo che li attendeva si incammina verso di loro e prima di avvicinarsi inizia a parlare:
- Siete i guerrieri sopravvissuti agl’Oni? – domanda senza alcuna presentazione.
- … Si, e tu chi sei? – risponde prontamente il bardo temendo di avere di fronte un nemico - Mi ricordo di te … eri alla taverna … ti sei allontanato dopo che il taverniere ti ha segnalato la nostra presenza … Perché hai chiamato le guardie del tempio di Bishamon per farci catturare?
- Perdonatemi, sono il capo villaggio e alcuni uomini mi avevano avvisato che due spiriti erano arrivati dalla montagna infuocata. Quando vi ho visto però, ho capito che non siete demoni ma per tranquillizzare la mia gente ho dovuto farvi portare al tempio del nostro divino protettore. – la sincerità delle sue parole e il rammarico sentito per il gesto compiuto non ha bisogno di ulteriori chiarimenti da parte dei due eroi. - Per scusarmi, vi prego di accettare la mia ospitalità. La mia casa è la vostra da questo momento. Mia moglie cucinerà per voi e mia figlia potrà allietarvi suonando l’arpa se lo desiderate. -
- Il tuo invito è generoso e accettiamo volentieri in attesa della battaglia di questa notte. – risponde cordialmente Reiko sorridendo al suo interlocutore.
- Reiko non dovremmo incomodare quest’uomo e la sua famiglia. Non sono d’accordo. – ribatte il bardo temendo di mettere in pericolo altri innocenti con la loro presenza.
- Non preoccuparti rimarremo solo per oggi. Se rifiuteremo potrebbe offendersi o pensare che siamo in collera con lui. – bisbiglia l’eroe avvicinandosi all’orecchio della bionda guerriera. - La mia amica ha accettato il tuo gentile invito. – conclude Reiko senza neanche aspettare la risposta di Olimpia.
- Bene, seguitemi, la mia dimora non è molto lontana. -

CAPITOLO V

Intanto nelle profondità del vulcano nella sala del trono del principe dei demoni Ten-gu, si sta tenendo un incontro privato e molto ravvicinato tra la principessa guerriera e il suo signore dalla faccia da scimmia. La diavolessa gli siede sulle gambe a cavalcioni frontalmente per soddisfare i suoi viscidi desideri.
Le mani di Ten-gu scorrono lungo il suo corpo che, nonostante il vestito di pelle, mostra al tatto ogni sua sensuale curva. Xena non gradisce simili attenzioni, ma non può sottrarsene senza mostrarsi poco ubbidiente agl’ordini del suo superiore limitandosi così a fare buon visto a cattivo gioco:
- Alcuni uomini mi hanno riferito una cosa che non mi ha fatto piacere sentire … - dice il demone senza arrestare le sue mani che corrono lungo il fondoschiena della demoniessa intenta a muoversi sinuosamente per compiacerlo.
- … Cosa? – domanda Xena con tono curioso e sorpreso allo stesso tempo.
- … Mi hanno detto che hai risparmiato la bionda guerriera che ti accompagnava nei tuoi viaggi quando era ancora in vita… mi hanno forse detto una menzogna? – la domanda inquisitoria di Ten-gu appare molto diretta a Xena che, cercando di mantenere la calma per fingersi sorpresa, risponde al principe dei demoni con tono indignato per la poca fiducia riposta in lei:
- … E’ stato solo un caso se è riuscita a scappare … l’avrei uccisa se non fosse stata così veloce a fuggire. -
- Sei una sporca bugiarda! – esclama il demone tirando a Xena un forte schiaffo che le fa perdere l’equilibrio facendola cadere a terra - Osi non eseguire i miei ordini? – dice alzandosi dal trono e avvicinandosi con l’intenzione di picchiarla ancora. – Se il tuo spirito esiste ancora e guidi un esercito di demoni lo devi solo a me! Se credi di poterti prendere gioco del principe dei demoni hai fatto male i tuoi conti! – Il demone le afferra con violenza i capelli costringendola a rialzarsi con la forza - I miei uomini al contrario di te mi sono sempre fedeli come puoi vedere … ti do un’ultima possibilità Xena …uccidi Olimpia stanotte e ti risparmierò nonostante la tua condotta. -
La demoniessa non oppone resistenza ma i suoi occhi sono colmi di odio dovuto alla sottomissione forzata al prepotente Ten-gu:
- Non credo che Olimpia ci sarà stanotte … attacchiamo le guardie del tempio di Bishamnon a sorpresa …Olimpia probabilmente si sarà già imbarcata sulla prima nave diretta in Grecia.- osserva Xena con soddisfazione per aver fatto salva la vita del bardo.
- Inganni me o te stessa? La biondina tiene molto a te e so che si farebbe ammazzare volentieri pur di raggiungerti negl’inferi. Le mie spie mi hanno riferito che è stata al tempio di quello sporco verme – dice il principe degl’inferi riferendosi a Bishamon per poi sputare in segno di maledizione nei confronti dell’acerrimo nemico. - Stanotte ci sarà anche lei vedrai … - conclude lasciando i capelli di Xena per poi scomparire lasciandola sola davanti al trono colma di rabbia.
- Certo … vedrai anche tu maledetto … -
Xena promette vendetta al suo aguzzino ingoiando il rospo ancora una volta e giurando a sé stessa che è l’ultima.

di Darkamy e Xandrella

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