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Olimpia! Come è andata? - Reiko esce allo scoperto in attesa
di notizie e interrompe i suoi pensieri.
- Grazie per avermi seguito. –
- Oh figurati! Sapevo che Bishamon non ti avrebbe fatto del male ma
per sicurezza ho voluto controllare. Vedo che ti ha dato un’armatura,
ti prepari a combattere per lui immagino… -
- Non vorrei ma sono costretta dalle circostanze come avrai capito
la mia amica è diventata un demone perché Ten-gu ha
voluto vendicare Hodoshi e ora Bishaman vuole eliminarla. Devo impedirglielo.
-
Il cacciatore di mostri rimane perplesso e il bardo intuisce che l’uomo
non approva la sua scelta:
- Reiko, cerca di capirmi .. ho vissuto tutta la vita con Xena e anche
se adesso è un demone non permetterò che le facciano
del male … -
- … Comprendo il tuo dolore … ma Bishamon è molto
saggio ed è in grado di provare pietà per ogni creatura.
Se ti ha detto che non può salvare la tua amica evidentemente
… - l’uomo non conclude la frase temendo di essere indelicato
con Olimpia. Nutre molto rispetto per lei, nonostante la conosca da
un giorno soltanto.
- … Capisco cosa vuoi dire. Ma se non mi arrendo è perché
ho ancora una speranza. Ho bisogno del tuo aiuto … - continua
la poetessa che, spinta dall’importanza dell’argomento,
prende la mano del cacciatore di mostri, cercando il suo appoggio.
- … La fiducia che dimostri mi lusinga ma, non approvo ciò
che stai per chiedermi. Non posso accettare un simile compito, mi
dispiace.-
- Hai già intuito cosa ho in mente … -
- … Si e sappi che non te lo permetterò. E’ follia
rischiare la vita per andare nell’oltretomba e incontrare Emma-O
sapendo che non ti concederà mai di riportare Xena in vita.
Perché dovrebbe farlo? Riflettici Olimpia … il dio dei
morti è intransigente e applica la sua legge senza ascoltare
le regole dei vivi o degl’altri regni. Il tuo sacrificio sarebbe
vano e se pure Xena dovesse tornare in vita sareste divise comunque
per sempre: tu tra i morti e lei tra i vivi. -
- … Non avevo in mente questo … – Olimpia lascia
la mano dell’uomo e gli fa segno di allontanarsi dal viale guardandosi
intorno per verificare che nessuno li stia osservando. - … Quando
Xena è morta per uccidere Hiodoshi io ho tentato di riportarla
in vita cremando il suo corpo raccogliendo le sue ceneri in un’urna.
Se avessi versato nella fonte del monte Fuji le sue ceneri prima del
tramonto, Xena sarebbe tornata in vita. – spiega la guerriera
scrutando un uomo appoggiato al muro di una casa di mattoni che sembra
fermo ad aspettarli lungo la strada:
- E perché non lo hai fatto? – chiede Reiko camminando
lentamente al suo fianco.
- Perché se Xena fosse tornata in vita, le diecimila anime
che aveva salvato sarebbero andate perdute … lei stessa ha voluto
che non modificassi lo stato delle cose … -
- Deve esservi costato molto sacrificio e dolore … la tua amica
meriterebbe davvero clemenza di Emma-O per il suo coraggio. -
Avvicinandosi al punto della strada dove lo sconosciuto li sta aspettando,
Reiko ricorda di averlo già visto nella taverna poco prima
che le guardie del dio della guerra arrivassero:
- … Credo che stia aspettando noi … - dice riferendosi
all’uomo dal volto semicoperto da un largo cappello impagliato.
- Si, l’ho notato anch’io … prima che ci interrompa
volevo chiederti di seguirmi questa notte. Mi unirò agl’armati
di Bishamon per una spedizione contro gli Oni e se dovesse succedermi
qualcosa in battaglia dovrai seguire lo stesso procedimento che ti
ho descritto poco fa per riportare in vita il mio spirito. E’
importante che tu versi le mie ceneri nella fonte sacra solo poco
prima del tramonto altrimenti non avrò il tempo di presentarmi
davanti a Emma-O. -
- Ammiro il tuo coraggio e temo per la tua sorte… farò
come mi hai chiesto perché so che andresti avanti anche senza
il mio aiuto nel tuo folle piano. -
- Ti ringrazio Reiko … sono stata fortunata ad incontrarti sulla
nave ieri notte. –
- Sono io che devo ringraziarti. Sai bene che se non avessimo combattuto
insieme, gli Oni avrebbero avuto la meglio. – le sorride il
guerriero cercando il suo sguardo - Sai una cosa? – continua
Reiko. – …Quando ti ho visto sul ponte della nave mi sono
detto “Quella guerriera è molto carina, mi piacerebbe
conoscerla meglio” -
La bionda poetessa sorride imbarazzata per l’inaspettata rivelazione:
- Non prendermi in giro! – lo interrompe il bardo mentre le
guance le diventano rosse contro la sua volontà.
- … Non credo sia il momento adatto per dirtelo ma … tu
mi piaci … - continua l’uomo guardando dritto davanti
a lui per evitare il suo sguardo. – Naturalmente non mi aspetto
nulla da te. Specie in questo momento … tu mi hai colpito dal
primo momento che ti ho vista e … volevo dirtelo perché
forse non avrò più modo di farlo. - Solo al termine
della frase il guerriero rivolge nuovamente lo sguardo ad Olimpia
rimasta senza parole a pensare alla cosa giusta da dire. - Bè
… ho detto che non pretendo che tu dica qualcosa ma se lo facessi
adesso te ne sarei grato! E’ piuttosto imbarazzante …
- ironizza Reiko.
- Scusami … io non me lo aspetto … forse è colpa
mia, avrei … avrei dovuto accorgermene? – riflette il
bardo ad alta voce.
- … No, assolutamente. – Reiko non riesce a nascondere
l’agitazione dovuta dalla delusione. – Sono stato un idiota
a dirtelo. Non dovevo nutrire speranza con te … sono stato irrispettoso.
-
- No! Non preoccuparti, per me è tutto a posto, ma …indipendentemente
dal rischio che abbiamo corso in questi giorni, non sarei mai in grado
di guardarti con occhi diversi di quelli di un’amica. -
- Credevo che fossi sola, in viaggio con la tua amica… c’è
qualcuno allora … - conclude l’uomo rallentando il passo.
- C’è Xena … lei è tutta la mia vita. –
nel conoscere l’identità della compagna del bardo, stavolta
è Reiko a rimanere senza parole. – Posso capire che per
certe persone sia difficile da accettare ma … io la amo e ne
vado fiera. -
L’uomo continua a non proferire parola e appare sempre più
turbato, ormai fermo di fronte ad Olimpia:
- Non amo mentire Reiko, né tanto meno parlare di me, ma credo
sia giusto risponderti con la verità piuttosto che con una
bugia perché ho molta stima di te … -
Reiko tira un sospiro per riprendere fiato prima di parlare:
- E’ giusto così … anche se non me lo aspettavo
– dice riferendosi alla relazione con Xena. – Non sono
d’accordo con chi condivide certi stili di vita e in questo
momento non ti nego che sono molto sorpreso … - Olimpia si limita
ad annuire preferendo non replicare con ovvie motivazioni al dissenso
dell’uomo - Non ho il diritto di interferire nella tua vita
… tu hai fatto una scelta ed io non intendo pormi sul tuo cammino
… spero solo che tu possa essere felice… -
Reiko si sforza di sorridere e pone termine a questo dialogo riprendendo
il suo cammino visibilmente deluso dal rifiuto della donna di cui
si è infatuato. Olimpia al contrario rimane qualche altro istante
sulla sua posizione restando ad osservare il cacciatore di mostri
mentre si fa in contro al misterioso uomo che da qualche minuto li
attende in fondo al viale:
“Mi spiace Reiko … forse ho chiesto troppo alla tua
comprensione in questo momento. Ma non ho tempo di pensare ad altro
adesso … Xena ha bisogno di me e stanotte sarò di nuovo
faccia a faccia con lei, con o senza di te. Spero solo che un giorno
tu possa aprire gli occhi e capire che esiste un unico grande sentimento
che si chiama amore e non fa distinzione d’età, di casta
e di sesso. I pregiudizi possono rovinare l’esistenza e metterci
l’uno contro l’altro … forse un giorno la gente
lo capirà”
Intanto l’uomo che li attendeva si incammina verso di loro e
prima di avvicinarsi inizia a parlare:
- Siete i guerrieri sopravvissuti agl’Oni? – domanda senza
alcuna presentazione.
- … Si, e tu chi sei? – risponde prontamente il bardo
temendo di avere di fronte un nemico - Mi ricordo di te … eri
alla taverna … ti sei allontanato dopo che il taverniere ti
ha segnalato la nostra presenza … Perché hai chiamato
le guardie del tempio di Bishamon per farci catturare?
- Perdonatemi, sono il capo villaggio e alcuni uomini mi avevano avvisato
che due spiriti erano arrivati dalla montagna infuocata. Quando vi
ho visto però, ho capito che non siete demoni ma per tranquillizzare
la mia gente ho dovuto farvi portare al tempio del nostro divino protettore.
– la sincerità delle sue parole e il rammarico sentito
per il gesto compiuto non ha bisogno di ulteriori chiarimenti da parte
dei due eroi. - Per scusarmi, vi prego di accettare la mia ospitalità.
La mia casa è la vostra da questo momento. Mia moglie cucinerà
per voi e mia figlia potrà allietarvi suonando l’arpa
se lo desiderate. -
- Il tuo invito è generoso e accettiamo volentieri in attesa
della battaglia di questa notte. – risponde cordialmente Reiko
sorridendo al suo interlocutore.
- Reiko non dovremmo incomodare quest’uomo e la sua famiglia.
Non sono d’accordo. – ribatte il bardo temendo di mettere
in pericolo altri innocenti con la loro presenza.
- Non preoccuparti rimarremo solo per oggi. Se rifiuteremo potrebbe
offendersi o pensare che siamo in collera con lui. – bisbiglia
l’eroe avvicinandosi all’orecchio della bionda guerriera.
- La mia amica ha accettato il tuo gentile invito. – conclude
Reiko senza neanche aspettare la risposta di Olimpia.
- Bene, seguitemi, la mia dimora non è molto lontana. -
CAPITOLO
V
Intanto nelle profondità del vulcano nella sala del trono del
principe dei demoni Ten-gu, si sta tenendo un incontro privato e molto
ravvicinato tra la principessa guerriera e il suo signore dalla faccia
da scimmia. La diavolessa gli siede sulle gambe a cavalcioni frontalmente
per soddisfare i suoi viscidi desideri.
Le mani di Ten-gu scorrono lungo il suo corpo che, nonostante il vestito
di pelle, mostra al tatto ogni sua sensuale curva. Xena non gradisce
simili attenzioni, ma non può sottrarsene senza mostrarsi poco
ubbidiente agl’ordini del suo superiore limitandosi così
a fare buon visto a cattivo gioco:
- Alcuni uomini mi hanno riferito una cosa che non mi ha fatto piacere
sentire … - dice il demone senza arrestare le sue mani che corrono
lungo il fondoschiena della demoniessa intenta a muoversi sinuosamente
per compiacerlo.
- … Cosa? – domanda Xena con tono curioso e sorpreso allo
stesso tempo.
- … Mi hanno detto che hai risparmiato la bionda guerriera che
ti accompagnava nei tuoi viaggi quando era ancora in vita… mi
hanno forse detto una menzogna? – la domanda inquisitoria di
Ten-gu appare molto diretta a Xena che, cercando di mantenere la calma
per fingersi sorpresa, risponde al principe dei demoni con tono indignato
per la poca fiducia riposta in lei:
- … E’ stato solo un caso se è riuscita a scappare
… l’avrei uccisa se non fosse stata così veloce
a fuggire. -
- Sei una sporca bugiarda! – esclama il demone tirando a Xena
un forte schiaffo che le fa perdere l’equilibrio facendola cadere
a terra - Osi non eseguire i miei ordini? – dice alzandosi dal
trono e avvicinandosi con l’intenzione di picchiarla ancora.
– Se il tuo spirito esiste ancora e guidi un esercito di demoni
lo devi solo a me! Se credi di poterti prendere gioco del principe
dei demoni hai fatto male i tuoi conti! – Il demone le afferra
con violenza i capelli costringendola a rialzarsi con la forza - I
miei uomini al contrario di te mi sono sempre fedeli come puoi vedere
… ti do un’ultima possibilità Xena …uccidi
Olimpia stanotte e ti risparmierò nonostante la tua condotta.
-
La demoniessa non oppone resistenza ma i suoi occhi sono colmi di
odio dovuto alla sottomissione forzata al prepotente Ten-gu:
- Non credo che Olimpia ci sarà stanotte … attacchiamo
le guardie del tempio di Bishamnon a sorpresa …Olimpia probabilmente
si sarà già imbarcata sulla prima nave diretta in Grecia.-
osserva Xena con soddisfazione per aver fatto salva la vita del bardo.
- Inganni me o te stessa? La biondina tiene molto a te e so che si
farebbe ammazzare volentieri pur di raggiungerti negl’inferi.
Le mie spie mi hanno riferito che è stata al tempio di quello
sporco verme – dice il principe degl’inferi riferendosi
a Bishamon per poi sputare in segno di maledizione nei confronti dell’acerrimo
nemico. - Stanotte ci sarà anche lei vedrai … - conclude
lasciando i capelli di Xena per poi scomparire lasciandola sola davanti
al trono colma di rabbia.
- Certo … vedrai anche tu maledetto … -
Xena promette vendetta al suo aguzzino ingoiando il rospo ancora una
volta e giurando a sé stessa che è l’ultima.
di
Darkamy e Xandrella