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episodio n. 6
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CAPITOLO IX

Intanto Xena e Olimpia sono nella piazza di Melfi: è un grande spiazzo contornato da capanne ed edifici, affollato da persone che vanno da una banco all'altro del mercato. Le due guerriere sono sedute su una murata di pietra di un vecchio pozzo non più in funzione. Il bardo mangia silenziosamente una mela osservando la frenesia degl'abitanti di Melfi, mentre Xena gioca con delle margheritine strappando ad uno a uno i petali bianchi e profumati. Ad un tratto Olimpia interrompe il silenzio dicendo:
- Dobbiamo metterci a cercare l'oracolo .. tu sta qui, io ora vado cercare due cavalli e qualcuno che ci possa dare maggiori informazioni su dove trovarla. -
- Dei cavalli? .. Ma sei matta? … Mi sembra di averti già detto che io non ho alcuna intenzione di avvicinarmi a quelle bestiacce! .. E poi a che ci servono?! Mi basta sapere dove si trova e la raggiungo in attimo! -
- No Xena … finché non saprò con precisione che ti è accaduto non voglio che tu faccia nulla che possa dare nell'occhio. Non voglio suscitare l'attenzione di nessuno mi sono spiegata?! -
- Uffa, come sei noiosa però! Ma che vuoi che accada?!! -
Olimpia si alza buttando a terra il torsolo della mela e mentre si accomoda un bracciale al polso continua:
- Ora promettimi di stare qui buona e tranquilla mentre io vado a cercare ciò che ci occorre . .. -
- Voglio cercare anch'io informazioni sull'oracolo .. tu va dallo stalliere, io proverò a chiedere a qualcuno nella taverna se ci sa dire qualcosa. -
- No Xena! Se entri li dentro conciata così, la situazione ci sfuggirà di mano .. non ti preoccupare mi arrangio io .. -
- E va bene come vuoi tu - conclude la principessa guerriera a malincuore.
Olimpia le sorride e si allontana di qualche passo, poi si inginocchia a terra per allacciarsi uno stivale. Xena resta a guardare in giro annoiata con lo sguardo di una bambina alla quale manca un diversivo per potersi divertire. Ad un tratto le si pone davanti un ragazzo alto circa un metro e ottanta, dal fisico prestante e dallo sguardo affascinante. La donna lo segue con lo sguardo e senza pensarci due volte si alza di scatto e lo segue. L'uomo entra nella taverna e Xena fa per entrare, quando Olimpia se ne accorge e le si pare davanti:
- No, Xena … che intenzioni hai … non ti azzardare ad entrare in quella locanda! -
Ma prima che il bardo potesse finire la frase la principessa guerriera è già entrata. Gli uomini seduti ai tavoli ammutoliscono e cominciano a studiare ogni centimetro del suo corpo; Xena si guarda in giro in cerca della sua "preda" e inizia muoversi sinuosamente fino al balcone puntando ben presto tutti gli occhi su di lei.
Olimpia che l'aveva seguita, la prende per un polso:
- Ti prego Xena, andiamo via. -
- Lasciami fare Olimpia so quel faccio! -
- E' proprio questo che mi preoccupa! -
Senza curarsi di lei, Xena rivolge la sua attenzione sull'oste che la stava già osservando da tempo:
- Ho bisogno di un informazione - dice la principessa guerriera poggiandosi al bancone chinandosi in avanti e mostrando a tutti i presenti le sue curve mozzafiato celate tra l'aderente stoffa color rosso fuoco. Olimpia le si para dietro per evitare che si veda troppo, mentre l'oste dall'altra parte del bancone si mette nella stessa posizione e gli risponde:
- Sei sicura di non volere altro? Un uomo come me potrebbe accontentarti in molti modi. -
- Ti ringrazio ma .. non vorrei vomitare! - controbatte Xena inarcando il sopracciglio destro.
Alcune persone scoppiano a ridere e la donna senza voltarsi guarda alla sua destra divertita dall'approvazione dei presenti, per poi riprendere il discorso:
- Pochi minuti fa è entrato un ragazzo .. all'apparenza mi sembrava un giovane guerriero .. era alto scuro di capelli e … -
- Stai cercando me bellezza?! - la interrompe una voce alle sue spalle.
Xena si volta e riconoscendolo, gli sorride e risponde:
- Già .. cercavo proprio te. -
La principessa guerriera si avvicina al suo tavolo e si siede sul bordo accavallando le gambe:
- Allora… cosa porta qui una sventola come te? - domanda l'uomo abbracciandola intorno alla vita.
- Sto cercando qualcuno che mi mostri la strada per trovare l'oracolo di Melfi .. -
- Se vuoi te lo mostro io … se tu mi mostri qualcos'altro .. -
Olimpia che fino a quel momento era rimasta in silenzio interviene avvicinandosi pericolosamente all'uomo:
- Ehi! Attento a come parli! -
L'uomo sorridendo a Xena le fa segno di spostarsi un momento e alzandosi, si pone di fronte al bardo raccogliendo la sua sfida:
- E tu chi diavolo sei? Fatti da parte, non sono affari che ti riguardano! -
Mentre Olimpia sta per mettere le mani sui sai Xena si mette tra di loro:
- Ragazzi per favore non vi scaldate! La vista del sangue mi infastidisce -
Poi si rivolge ad Olimpia:
- Ti prego tesoro lasciami fare -
- Senti Xena … fa un po' come ti pare! -
Olimpia le volta le spalle seccata e si siede su uno sgabello del bancone cercando di reprimere la rabbia:
- Dammi da bere! -
L'oste ammutolito dalla reazione la serve, mentre Xena prende per mano il giovane sconosciuto e lo invita a tornare al tavolo e sedendosi sulle sue ginocchia continua:
- Torniamo a noi … -
La principessa guerriera non ha il tempo di finire la frase che nella taverna scoppia una rissa a causa di un discussione tra due ubriachi. Olimpia preferisce farsi gli affari suoi e continua a sorseggiare tranquillamente il contenuto del suo bicchiere, girandosi di spalle per non osservare l'accaduto.
In quel momento Marte e Venere entrano nella taverna e una sedia volante raggiunge in quel mentre la testa del povero ex dio della guerra che già aveva un occhio nero per colpa dello sfortunato approccio con i due giovani fidanzati. Venere lascia il fratello che cade come una pera matura che si stacca dal ramo, per avventarsi contro l'uomo che, senza volerlo, ha colpito Marte.
- Come ti permetti di colpire il mio adorato fratellino!!! Ora me la pagherai! - grida la donna saltando sulle spalle del povero malcapitato affondando le unghie sul suo collo e iniziando a tirargli i capelli.
Nella taverna è presto un inferno: mentre impazza la rissa, in cui almeno una ventina di persone si stanno azzuffando tra loro, Marte si dimena a terra davanti alla porta per il dolore, Venere in groppa ad un uomo che gridando, continuava a girarsi su se stesso nel tentativo di farla cadere, Olimpia rimane impassibile al bancone come se non stesse succedendo nulla e Xena se ne sta seduta sulle ginocchia dell'uomo appena conosciuto infilandogli una mano nella camicia mentre lui le rivela dove si trova l'oracolo:
- Molti anni fa il tempio è stato distrutto .. sembra che si sia rifugiata sul lato est della montagna seguita solo da due seguaci, gli altri l'hanno tutti abbandonata -
Xena si avvicina ancora di più alla bocca per convincerlo a rivelare di più:
- Sei sicuro che sia ancora li? -
- Non posso dirlo con certezza, ma quello è stato l'unico posto in cui è stata vista qualche anno fa. Il culto di Belur è molto diffuso qui ormai e ci mancò poco che non la uccisero quando le distrussero il tempio. La odiano tutti come se fosse una dea! Per questo si tiene alla larga dalla gente e non vuole più vedere nessuno . -
L'uomo ora aspetta la ricompensa ma appena cerca di metterle le mani sui fianchi, Xena salta in piedi:
- Ti ringrazio molto! E … sciacquati la bocca con un infuso alla menta ogni tanto … tutto quel sidro si sente!!! - Xena si dà una spolverata addosso poi si avvicina ad Olimpia e le stampa un bacio sulla guancia:
- Ho fatto, possiamo anche andare. -
Olimpia la guarda addolcita dal gesto dell'amica ma resta ancora più preoccupata per il suo atteggiamento:
- Dove vorresti andare? -
- A cercare l'oracolo! Quel tizio mi ha detto dov'è .. -
- Xena tu non sei nello stato per poterti presentare all'oracolo anzi, non devi muoverti da qui, perché quella guerriera di stanotte potrebbe tornare! Ci andrò io al posto tuo! -
- Ehi biondina! La principessa guerriera sono ancora io! -
Olimpia alza la voce:
- Ma guardati Xena … Tu sei .. la dea dell'amore non una guerriera! … Invece di usare il pinch e un paio di pugni come fai di solito, ti sei strusciata addosso a quel tipo! A me non sembra che tu stia bene! -
- Volevo solo divertirmi un po' .. non c'è gusto a usare sempre la violenza … con un bel ragazzo come quello, potevo anche unire l'utile al dilettevole ... -
- Ma che fine ha fatto la mia compagna .. con che coraggio resti qui a guardare e non fai nulla per fermare sta rissa?!! -
Xena non risponde, quasi disorientata dalla domanda,mentre Olimpia dopo averla guardata un attimo negl'occhi, la scosta da se afferrandola per il braccio, poi sguaina i sai e si mette in mezzo alla contesa arrestando chiunque gli capiti a tiro indistintamente. Dopo qualche minuto, la bionda guerriera atterra almeno una decina di uomini e approfittando del momento in cui nella stanza non si udiva un rumore allucinante, attira l'attenzione degl'uomini ancora in conflitto gridando:
- Statemi bene a sentire gentaglia … Non ci metto molto a stendervi tutti come ho fatto con questi qui .. quindi o la finite o farete i conti con me!! -
Qualche guerriero resta impressionato dalla minaccia di Olimpia, altri invece le si avventano contro, ma lei li sistema in un batter d'occhio convincendo definitivamente tutti a sospendere la rissa.
Venere resta per un attimo a guardare a terra con lo sguardo perso nel vuoto, poi si precipita da Xena e scoppia in lacrime:
- Oh Xena, che fortuna averti trovata qui! Mi devi aiutare mi è successa una cosa terribile! -
Olimpia rinfodera i sai e sentendo il pianto di Venere le si avvicina e dopo averla guardata un attimo la abbraccia e le sussurra:
- Venere calmati! Siediti qui e raccontami tutto -
- Tu non puoi neanche immaginare quali disgrazie io e Marte stiamo passando! -
Al pronunciare il nome del dio della guerra Xena si guarda intorno nervosamente:
- Marte?! Dov'è? -
Non ci impiega molto a vederlo ancora riverso per terra con una mano sull'occhio e una sulla testa. Immediatamente lo aiuta a sollevarsi inginocchiandosi a accanto a lui:
- Oh Marte, cosa ti hanno fatto? -
- Xena ..finalmente! Aiutami a rialzarmi. -
Una volta in piedi i due si guardano intensamente negl'occhi senza dire una parola. Non è come le altre volte: Xena ha qualcosa di diverso e Marte lo avverte. Pochi attimi dopo i due vengono richiamati dallo sfogo di Venere con Olimpia e si avvicinano alle due donne.
- Tutto è cominciato ieri, quando una guerriera si è introdotta nel tempio di Marte e questo stupido di mio fratello si è fatto fregare la spada! - spiega Venere asciugandosi le lacrime.
Xena e Olimpia guardano Marte che continua il racconto:
- E lei?! .. Per farsi massaggiare accuratamente si è tolta la cintura e volete sapere qual è il risultato? Un'ancella incenerita e della cintura neanche l'ombra! -
L'ex dio della guerra si gira innervosito verso l'oste e gli grida:
- .. Ehi tu dammi una birra! -
Marte afferra il boccale che l'uomo gli lascia sul bancone e tracanna tutto d'un fiato mentre Venere riprende il discorso:
- E' terribile! .. Ora c'è il caos! E quel che è peggio siamo due mortali e non sappiamo dove trovare quella ladra!! -
Venere ricomincia il suo piagnisteo con un acuto tanto fastidioso da costringere Olimpia a tapparsi un orecchio, mentre Marte appena svuotato il boccale riprende:
- La verità è, che chi a preso la cintura deve averla indossata perché il potere dell'amore è ancora tra i mortali …oste dammi un'altra birra! -
Olimpia guarda Xena poi dice:
- No Marte, chi ha preso la cintura non la voleva per se .. l'ha messa a Xena. -
Marte, che stava bevendo si strozza e inizia a tossire e Venere si avventa su Xena, ma Olimpia prontamente la ferma:
- La mia cintura! Devo riaverla! -
- Come hai potuto farmi questo Xena, hai sempre detto che non ti interessava essere una dea! Lo dicevi solo perché volevi rubarmi il ruolo! Ora è tutto chiaro! -
- Calmati Venere! Xena non centra. E stata quella guerriera che gliel'ha messa, è chiaro che i tre avvenimenti sono collegati. Chiunque sia quella donna non sta di sicuro agendo per caso -
Venere finalmente smette di agitarsi e Olimpia può lasciare la presa.
- Se la cintura è tua puoi anche riprendertela anche se ti confesso che mi piaceva molto - controbatte Xena con tono scostante.
Marte posa con violenza il secondo bicchiere vuoto sul bancone, mentre Venere si siede sconsolata al suo fianco e conclude:
- E inutile che provate a toglierla, non ci riuscirete mai voi. Solo un dio o una dea possono togliere la cintura a un comune mortale che l'ha indossata. -
Xena cerca di mascherare un sorriso di soddisfazione: la cintura è sua e nessuno può toglierla!

Olimpia ora ha la conferma che Xena è la nuova dea dell'amore e la cosa non le piace per niente. La sua mente inizia a vagare nel tentativo di trovare una soluzione che rimettesse tutto come doveva essere e chiede a Venere:
- Ma scusa, un momento .. tu ti toglievi la cintura a tuo piacimento .. lei avendola indosso ora ha assunto i tuoi poteri .. perché non può togliersela come facevi tu? -
- Te l'ho appena spiegato .. io sono una dea per nascita .. lei non è altro che una comune mortale .. avrà anche assunto i miei poteri, ma non potrà mai sfruttarli con la stessa libertà che ho io .. io sono nata per essere la dea dell'amore! -
- Quindi, l'unica cosa che si può fare è trovare un dio che gliela possa togliere … -
- Dobbiamo trovare subito la donna che ha combinato tutto quel macello, capire il perché ha fatto questo e farle rimettere le cose a posto! - dice Venere, sapendo di non aver comunicato nulla che i suoi amici non avessero già pensato.
- Come facciamo? - conclude la ex dea dell'amore.
Olimpia guarda i tre pensando che chiunque abbia organizzato tutto è riuscito perfettamente nel suo intento di metterli fuori gioco.
- Andrò io a cercare l'Oracolo credo che il fatto che ci abbia mandato a chiamare dopo tanti anni non sia estraneo all'accaduto e anche se lo fosse può sicuramente aiutarci. E visto che Xena e Marte sono inoffensivi e vulnerabili porterò Venere con me. I suoi " sbalzi di amore" dovuti all'assenza del dio della guerra potrebbero tornarmi utili. -
I tre la guardano facendo un accenno di assenso con la testa, poi Olimpia paga l'oste e chiede una camera, prende Marte da parte e gli dice con tono secco:
- Spero di non commettere un errore .. tieni! Sali in camera con Xena e restaci fino al mio ritorno! -
Marte cerca di afferrare la chiave ma Olimpia scosta la mano:
- Xena ora è vulnerabile, se approfitti di lei ora non te lo perdonerò mai e nemmeno lei lo farà, perciò … promettimi di comportarti bene. -
L'ex dio della guerra sorride imbarazzato:
- Avanti Olimpia lo sai che puoi fidarti di me ... in fondo adesso stai aiutando anche me e … -
- No Marte, è proprio questo il punto .. io non mi fido di te e se ora vado è solo per il bene di Xena .. almeno per una volta, fammi ricredere su di te! -
Marte annuisce e prende la chiave. I due si guardano per un istante facendo una pausa di silenzio, poi Marte continua:
- Olimpia … farò l'impossibile per salvaguardare la vita di Xena … tu mi raccomando, sii prudente .. stai attenta a Venere .. lei è sicuramente la persona maggiormente colpita dagl'effetti negativi del mio allontanamento dall'Olimpo e temo che a lungo andare il suo equilibrio sarà sempre più precario. -
- Si lo so Marte …sta tranquillo, la terrò d'occhio. -
Olimpia fa per voltarsi quando Marte aggiunge:
- Ah, un'altra cosa: tieni gli occhi aperti lungo il cammino .. quella guerriera, non è una comune mortale, credimi .. quando è venuta nel mio tempio a prendermi la spada ci siamo scontrati .. io l'ho ferita a morte ma lei non ha nemmeno sanguinato … -
- Che cosa?! Vuoi dirmi che è una divinità? -
- Non lo so .. sicuramente è immortale, ma non l'ho mai vista sull'Olimpo e nessun dio è mai stato scacciato dall'Olimpo … se fosse una dea non so proprio chi possa essere. -
- Starò attenta … sicuramente chiunque ella sia, il suo intento è distruggerci .. ora credo che si stia solo divertendo un po' .. tornerà per annientarci .. mi raccomando, fa in modo che Xena non dia nell'occhio, non siete nelle condizioni per difendervi da un suo attacco .. cercate di stare il più nascosto possibile .. almeno finché non sarò tornata , poi cercheremo una divinità che ci aiuti a liberare Xena dalla cintura-
Il bardo sorride a Marte appoggiando una mano sul suo braccio, poi gli volta le spalle e si avvicina all'amica di sempre per salutarla.
- Non c'è molto tempo , quindi abbi cura di te! -
Mentre l'abbraccia Olimpia dice nell'orecchio di Xena:
- Ricorda: un calcio nei paesi bassi ed è neutralizzato! -
Xena sorride alla sua compagna e quasi commossa dalle sue attenzioni nei suo confronti si lascia sfuggire una lacrima che le solca la guancia fino a raggiungerle il mento. Olimpia le fa una lieve carezza sul volto e Xena dopo aver fatto un lungo respiro le dice:
- Stai attenta Olimpia! -
Dopo essersi strette per qualche secondo le mani, Olimpia la lascia e si avvicina alla porta seguita da Venere: Ma Xena la richiama:
- Olimpia! – Il bardo si gira e torna dalla neo dea dell’Amore:
- Che c’è? – Con gli occhi di una bambina che chiede un giocattolo Xena dice
- Non mi dai neanche un bacio? – Olimpia sorride e stampa un dolce bacio sulla fronte della principessa guerriera.
- Tornerò presto vedrai.. - Olimpia si avvicina alla porta dove Venere la stà aspettando:
- Non vedo l'ora di partire, ho voglia di rompere qualche muso! -
- Calma Venere! Stiamo andando a cercare una donna che all'azione preferisce le profezie! Vediamo di fare un viaggio tranquillo senza suscitare troppe attenzioni eh! -
- Che noia! -

di Darkamy e Xandrella

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