episodio n. 1
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L’ultimo raggio di sole si ritira e le ombre si trasformano in tenebre dando inizio a una notte buia senza luna. Le lanterne illuminano l’ingresso del tempio di Bishamon di una debole luce rossa. Tutt’intorno regna il silenzio che neanche il vento osa rompere sentendo le foglie degl’alberi.
All’interno del tempio decine di armati, Reiko e Olimpia sono in attesa del nemico con lo sguardo rivolto verso le porte senza pronunciare parola. All’improvviso il lamento di una donna in lacrime rompe il silenzio:
- E’ un trucco dei demoni, non muovetevi. – comanda dalla prima fila il capo degl’armati.
Il pianto della donna si fa sempre più disperato e tanto forte da insinuare in Olimpia il dubbio che possa trattarsi di un essere umano e non di un Oni:
- Aiuto! …divino Bishamon, mi uccideranno! Aiutami! – inizia a gridare la voce in preda al terrore.
- Forese sarebbe meglio andare a controllare … - dice il bardo colta dalla pena per quel pianto straziante.
- No! Rimanete ai vostri posti o morirete! – ribadisce il capo degl’armati che non vuole mettersi in trappola. – Presto si stancheranno e apriranno le porte per cercarci. -
- Olimpiaaaa!!! Ti supplico aiutami! Olimpiaa! – grida la voce singhiozzante.
- Mi sta chiamando! Forse è Xena .. io esco! –
Il bardo rompe la fila e si fa largo tra gli armati verso l’uscita ma Reiko la blocca afferrandola per un braccio:
- Noo! Fa come ti hanno detto! Non uscire! -
Dopo aver tirato un forte strattone, Olimpia si libera dalla presa e sfilata la katana apre lentamente la porta, quel tanto che basta per permettere di uscire. Si ferma sull’uscio e guarda attentamente all’esterno che appare deserto e da cui non proviene più nessun suono.
- Olimpia torna qui! – grida Reiko sempre più convinto che si tratti di un tranello.
La poca luce impedisce al bardo di guardare fino alla fine del viale alberato ma osserva che non c’è traccia di nessuna donna: il cortile è deserto.
La bionda guerriera afferra la porta scorrevole per richiuderla e tornare dentro quando qualcosa le afferra il polso e con forza la tira verso l’esterno facendola cadere. Spaventata e sorpresa, Olimpia inizia ad agitare la spada contro un nemico invisibile cercando di rialzarsi. Una volta in piedi strane luci rosse provenienti dal boschetto che circonda il tempio attirano la sua attenzione:
- Cosa sono quelli? –
Centinaia di occhi rossi come le fiamme dell’inferno si avvicinano lentamente a lei uscendo dalle tenebre del bosco.
- Sono i demoni! Reik … - non ha il tempo di gridare aiuto che il nemico invisibile la colpisce allo stomaco e al volto riducendola in ginocchio per il doloro. L’essere le solleva il mento per farle tenere la testa alta e in quel momento si rende visibile ai suoi occhi a pochi centimetri dal suo volto: è Xena.
L’espressione di dolore del bardo si trasforma in un sorriso per averla rivista ancora una volta:
- Xena … -
I loro occhi si incrociano per interminabili secondi in cui rivive in Olimpia il ricordo della battaglia finale contro Hiodoshi quando era la principessa guerriera stremata e dolorante e lei, portandole dell’acqua della fonte sacra, la dissetò donandole nuova vitalità con un dolce bacio ridandole forza e vigore.
- Sono stanca Xena … fai presto ti prego … io terrò gli occhi chiusi … non riuscirei a guardarti … -
Olimpia chiude gli occhi lasciando sfuggire una lacrima dovuta alla forte emozione suscitata da una fine tanto assurda per mano della sua migliore amica.
- … Ora ti colpirò ancora … cadi e non muoverti … - risponde a voce bassa la diavolessa riaccendendo la speranza nel cuore del bardo che non riesce ad impedire alle lacrime di scorrere lungo le guance in un momento così intenso. La principessa guerriera non l’ha affatto dimenticata anzi, vuole salvarle la vita.
- Ti voglio bene Xena … - le sussurra piangendo sfiorandole la guancia.
- Anche io … per sempre … - risponde la principessa guerriera prima di trovare la forza di schiaffeggiarla.
Olimpia finisce a terra fingendosi svenuta temendo, però, di non poter realizzare il piano che le permetterebbe di salvare lo suo spirito della sua amica.
Mentre questo pensiero inizia a tormentarla, le porte del tempio si spalancano e decine di armati escono allo scoperto per attaccare l’armata di Oni inferocita:
- Uccideteli tutti e bruciate e il tempioooo!! – urla Xena ai suoi uomini mentre grosse gocce di pioggia iniziano a cadere dal cielo e la notte viene illuminata a giorno da lampi spaventosi. Reiko vedendo Olimpia priva di conoscenza si scaglia contro Xena per vendicare l’amica:
- L’hai uccisa brutto mostro!! –
I due iniziano a battersi a suon di spada a pochi passi dal bardo che in più momenti fatica a mantenere la finzione temendo che uno dei due duellanti possa rimanere ferito dello scontro:
- Chi sei delizioso bocconcino? – chiede Xena sorpresa e divertita dalla rabbia del cacciatore di mosti nei suoi confronti.
- Reiko! E Olimpia era mia amica! Pagherai per questo delitto … lei ti adorava, non dovevi farlo! -
L’uomo continua ad attaccarla con la spada sacra al dio Bishamon in grado di uccidere i demoni mettendo Xena in difficoltà in qualche occasione. La diavolessa intanto cerca di prendere tempo per evitare di uccidere il suo avversario in quanto non riuscirebbe a resistere alla tentazione di nutrirsi della sua anima divenendo, così, un demone a tutti gli effetti.
All’improvviso, però, fa la sua apparizione Ten-gu, sorprendendo tutti i presenti: il principe dei demoni non doveva prendere parte alla battaglia e la sua presenza genera molte perplessità sia tra gli Oni che tra gli armati di Bishamon.
I due eserciti smettono di combattere aprendo un varco al passaggio del malefico principe verso Xena. Reiko intanto, senza accorgersi della nuova presenza, continua ad attaccare la demoniessa che, intuendo le intenzioni di Ten-gu, con i suoi poteri soffia il cacciatore di mostri lontano da lei per salvargli la vita e senza abbassare la guardia si prepara ad un duello difficile contro il suo superiore:
- Ero qui ad osservarti … mi credevi stupido? - grida il principe dei demoni -Pagherai per il tuo tradimento Xena! Nei peggiore dei modi! - continua estraendo la sua pesante spada per poi puntarla al petto della principessa guerriera.
Udendo la voce di Ten-gu, Olimpia si rialza di scatto estraendo i suoi sais mentre Xena raccoglie la sfida del principe dei demoni incrociando la sua spada di fronte a quella del rivale. Lo sguardo dei due demoni si incontra per interminabili secondi: gli armati delle due forze rivali restano immobili ad osservare l’avvenimento, quasi impietriti dalla tensione che diviene ben presto quasi palpabile. Solo il lieve rumore della pioggia che cade e il forte rombo dei tuoni rompe il silenzio che regna nell’ambiente circostante. All’improvviso Ten-gu interrompe l’immobilità con un forte fendente di spada sbilanciando la presa di Xena che si ricompone rapidamente in attesa di un nuovo attacco da parte del suo avversario. Il principe dei demoni libra la sua arma in aria pronto a colpire nuovamente ma a sorpresa scaglia la spada contro Olimpia che colta alla sprovvista non ha il tempo di difendersi. La lama trafigge il petto della bionda guerriera con estrema violenza fino a scagliarsi contro il tronco di un albero trascinando con sé la donna che spalanca gli occhi cercando di urlare ma il dolore è talmente forte da impedirgli di trovarne la forza, mentre un rivolo di sangue esce dalla sua bocca pochi secondi prima di perdere i sensi.
Ten-gu si avvicina ed estrae la sua spada sporca di sangue dal corpo della donna per poi leccarne la lama provocando Xena che, sconvolta per l’accaduto, resta impietrita realizzando di non aver avuto il tempo di impedire l’omicidio:
- Pensavi che avrei ucciso te? … Sei un ottimo elemento dopotutto e credo che senza questa donna inizierai a servirmi come devi … coraggio, prenditi la sua anima Xena! E’ un ordine! -
La principessa guerriera si avvicina lentamente ad Olimpia riversa a terra nel fango con il viso e il corpo imbrattati di terra e sangue. Sente crescere la rabbia a quella visione ma anche la rassegnazione: è tutto finito e non può fare più nulla per cambiare le cose. Arrendersi a Ten-gu le appare la soluzione più semplice:
- Addio Olimpia … - sussurra al corpo del bardo privo di conoscenza stringendo forte il pugno chiuso della mano sinistra e l’elsa della spada nell’altra mano.
- Muoviti, che cosa aspetti?! – grida stizzoso Ten-gu mentre Xena china il capo in cerca di coraggio e concentrazione.
La diavolessa si volta verso il principe dei demoni e in un attimo, con un violento colpo di spada, lo decapita, emettendo un urlo agghiacciante. Dal tronco del demone fuoriescono delle fiamme che ben presto ne divorano il corpo fino a farlo esplodere in una nube rossa: in pochi secondi del principe dei demoni non resta più nulla.
Gli Oni, impauriti per la ferocia del tradimento di Xena, abbandonano il campo di battaglia fuggendo verso il vulcano lasciando la vittoria agl’armati di Bishamon che hanno perso solo tre uomini nel conflitto. Reiko osserva Xena da lontano mentre, chinata sul corpo di Olimpia, le porge due dita sul collo per ascoltare i battiti del suo cuore:
- Non straziare il suo corpo!! Lasciala a me … le darò degna sepoltura … - grida temendo una nuova follia della diavolessa.
- E ancora viva … ma non credo che ci sia più niente da fare per salvarla … - sentenzia Xena senza voltarsi. – Occupatene tu… -
La demoniessa si rialza in piedi tenendo lo sguardo fisso sulla bionda guerriera per poi scomparire un istante dopo senza lasciare più traccia di sé mentre Reiko corre verso il bardo:
- Aiutami a portarla nel tempio presto! – dice agl’armati mentre delicatamente prende in braccio la donna. - Non morire Olimpia, tieni duro! … Te l’avevo detto che era inutile gettare via la tua vita in questo modo ... per un demone? Non potevi farci niente … Xena ora appartiene al male! – dice nervosamente anche sapendo che la donna dai capelli dorati non può ascoltarlo.
- Portiamola lì! – ordina il capo degl’armati indicando un angolo del pavimento dove sono sistemati dei cuscini solitamente usati dai fedeli per inginocchiarsi a venerare il dio Bishamon.
- Fate piano, è molto debole … - aggiunge uno degl’armati.
Olimpia viene delicatamente posta a terra mentre alcuni uomini si preparano a prestarle soccorso, ma sembra essere troppo tardi: il bardo non dà alcun segno di vita.

FINE PRIMA PARTE

di Darkamy e Xandrella

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