CAPITOLO IX
Intanto Xena e
Olimpia sono nella piazza di Melfi: è un grande spiazzo contornato
da capanne ed edifici, affollato da persone che vanno da una banco
all'altro del mercato. Le due guerriere sono sedute su una murata
di pietra di un vecchio pozzo non più in funzione. Il bardo
mangia silenziosamente una mela osservando la frenesia degl'abitanti
di Melfi, mentre Xena gioca con delle margheritine strappando ad uno
a uno i petali bianchi e profumati. Ad un tratto Olimpia interrompe
il silenzio dicendo:
- Dobbiamo metterci a cercare l'oracolo .. tu sta qui, io ora vado
cercare due cavalli e qualcuno che ci possa dare maggiori informazioni
su dove trovarla. -
- Dei cavalli? .. Ma sei matta?
Mi sembra di averti già
detto che io non ho alcuna intenzione di avvicinarmi a quelle bestiacce!
.. E poi a che ci servono?! Mi basta sapere dove si trova e la raggiungo
in attimo! -
- No Xena
finché non saprò con precisione che
ti è accaduto non voglio che tu faccia nulla che possa dare
nell'occhio. Non voglio suscitare l'attenzione di nessuno mi sono
spiegata?! -
- Uffa, come sei noiosa però! Ma che vuoi che accada?!! -
Olimpia si alza buttando a terra il torsolo della mela e mentre si
accomoda un bracciale al polso continua:
- Ora promettimi di stare qui buona e tranquilla mentre io vado a
cercare ciò che ci occorre . .. -
- Voglio cercare anch'io informazioni sull'oracolo .. tu va dallo
stalliere, io proverò a chiedere a qualcuno nella taverna se
ci sa dire qualcosa. -
- No Xena! Se entri li dentro conciata così, la situazione
ci sfuggirà di mano .. non ti preoccupare mi arrangio io ..
-
- E va bene come vuoi tu - conclude la principessa guerriera a malincuore.
Olimpia le sorride e si allontana di qualche passo, poi si inginocchia
a terra per allacciarsi uno stivale. Xena resta a guardare in giro
annoiata con lo sguardo di una bambina alla quale manca un diversivo
per potersi divertire. Ad un tratto le si pone davanti un ragazzo
alto circa un metro e ottanta, dal fisico prestante e dallo sguardo
affascinante. La donna lo segue con lo sguardo e senza pensarci due
volte si alza di scatto e lo segue. L'uomo entra nella taverna e Xena
fa per entrare, quando Olimpia se ne accorge e le si pare davanti:
- No, Xena
che intenzioni hai
non ti azzardare ad entrare
in quella locanda! -
Ma prima che il bardo potesse finire la frase la principessa guerriera
è già entrata. Gli uomini seduti ai tavoli ammutoliscono
e cominciano a studiare ogni centimetro del suo corpo; Xena si guarda
in giro in cerca della sua "preda" e inizia muoversi sinuosamente
fino al balcone puntando ben presto tutti gli occhi su di lei.
Olimpia che l'aveva seguita, la prende per un polso:
- Ti prego Xena, andiamo via. -
- Lasciami fare Olimpia so quel faccio! -
- E' proprio questo che mi preoccupa! -
Senza curarsi di lei, Xena rivolge la sua attenzione sull'oste che
la stava già osservando da tempo:
- Ho bisogno di un informazione - dice la principessa guerriera poggiandosi
al bancone chinandosi in avanti e mostrando a tutti i presenti le
sue curve mozzafiato celate tra l'aderente stoffa color rosso fuoco.
Olimpia le si para dietro per evitare che si veda troppo, mentre l'oste
dall'altra parte del bancone si mette nella stessa posizione e gli
risponde:
- Sei sicura di non volere altro? Un uomo come me potrebbe accontentarti
in molti modi. -
- Ti ringrazio ma .. non vorrei vomitare! - controbatte Xena inarcando
il sopracciglio destro.
Alcune persone scoppiano a ridere e la donna senza voltarsi guarda
alla sua destra divertita dall'approvazione dei presenti, per poi
riprendere il discorso:
- Pochi minuti fa è entrato un ragazzo .. all'apparenza mi
sembrava un giovane guerriero .. era alto scuro di capelli e
-
- Stai cercando me bellezza?! - la interrompe una voce alle sue spalle.
Xena si volta e riconoscendolo, gli sorride e risponde:
- Già .. cercavo proprio te. -
La principessa guerriera si avvicina al suo tavolo e si siede sul
bordo accavallando le gambe:
- Allora
cosa porta qui una sventola come te? - domanda l'uomo
abbracciandola intorno alla vita.
- Sto cercando qualcuno che mi mostri la strada per trovare l'oracolo
di Melfi .. -
- Se vuoi te lo mostro io
se tu mi mostri qualcos'altro ..
-
Olimpia che fino a quel momento era rimasta in silenzio interviene
avvicinandosi pericolosamente all'uomo:
.- Ehi! Attento a come parli! -
L'uomo sorridendo a Xena le fa segno di spostarsi un momento e alzandosi,
si pone di fronte al bardo raccogliendo la sua sfida:
- E tu chi diavolo sei? Fatti da parte, non sono affari che ti riguardano!
-
Mentre Olimpia sta per mettere le mani sui sai Xena si mette tra di
loro:
- Ragazzi per favore non vi scaldate! La vista del sangue mi infastidisce
-
Poi si rivolge ad Olimpia:
- Ti prego tesoro lasciami fare -
- Senti Xena
fa un po' come ti pare! -
Olimpia le volta le spalle seccata e si siede su uno sgabello del
bancone cercando di reprimere la rabbia:
- Dammi da bere! -
L'oste ammutolito dalla reazione la serve, mentre Xena prende per
mano il giovane sconosciuto e lo invita a tornare al tavolo e sedendosi
sulle sue ginocchia continua:
- Torniamo a noi
-
La principessa guerriera non ha il tempo di finire la frase che nella
taverna scoppia una rissa a causa di un discussione tra due ubriachi.
Olimpia preferisce farsi gli affari suoi e continua a sorseggiare
tranquillamente il contenuto del suo bicchiere, girandosi di spalle
per non osservare l'accaduto.
In quel momento Marte e Venere entrano nella taverna e una sedia volante
raggiunge in quel mentre la testa del povero ex dio della guerra che
già aveva un occhio nero per colpa dello sfortunato approccio
con i due giovani fidanzati. Venere lascia il fratello che cade come
una pera matura che si stacca dal ramo, per avventarsi contro l'uomo
che, senza volerlo, ha colpito Marte.
- Come ti permetti di colpire il mio adorato fratellino!!! Ora me
la pagherai! - grida la donna saltando sulle spalle del povero malcapitato
affondando le unghie sul suo collo e iniziando a tirargli i capelli.
Nella taverna è presto un inferno: mentre impazza la rissa,
in cui almeno una ventina di persone si stanno azzuffando tra loro,
Marte si dimena a terra davanti alla porta per il dolore, Venere in
groppa ad un uomo che gridando, continuava a girarsi su se stesso
nel tentativo di farla cadere, Olimpia rimane impassibile al bancone
come se non stesse succedendo nulla e Xena se ne sta seduta sulle
ginocchia dell'uomo appena conosciuto infilandogli una mano nella
camicia mentre lui le rivela dove si trova l'oracolo:
- Molti anni fa il tempio è stato distrutto .. sembra che si
sia rifugiata sul lato est della montagna seguita solo da due seguaci,
gli altri l'hanno tutti abbandonata -
Xena si avvicina ancora di più alla bocca per convincerlo a
rivelare di più:
- Sei sicuro che sia ancora li? -
- Non posso dirlo con certezza, ma quello è stato l'unico posto
in cui è stata vista qualche anno fa. Il culto di Belur è
molto diffuso qui ormai e ci mancò poco che non la uccisero
quando le distrussero il tempio. La odiano tutti come se fosse una
dea! Per questo si tiene alla larga dalla gente e non vuole più
vedere nessuno . -
L'uomo ora aspetta la ricompensa ma appena cerca di metterle le mani
sui fianchi, Xena salta in piedi:
- Ti ringrazio molto! E
sciacquati la bocca con un infuso alla
menta ogni tanto
tutto quel sidro si sente!!! - Xena si dà
una spolverata addosso poi si avvicina ad Olimpia e le stampa un bacio
sulla guancia:
- Ho fatto, possiamo anche andare. -
Olimpia la guarda addolcita dal gesto dell'amica ma resta ancora più
preoccupata per il suo atteggiamento:
- Dove vorresti andare? -
- A cercare l'oracolo! Quel tizio mi ha detto dov'è .. -
- Xena tu non sei nello stato per poterti presentare all'oracolo anzi,
non devi muoverti da qui, perché quella guerriera di stanotte
potrebbe tornare! Ci andrò io al posto tuo! -
- Ehi biondina! La principessa guerriera sono ancora io! -
Olimpia alza la voce:
- Ma guardati Xena
Tu sei .. la dea dell'amore non una guerriera!
Invece di usare il pinch e un paio di pugni come fai di solito,
ti sei strusciata addosso a quel tipo! A me non sembra che tu stia
bene! -
- Volevo solo divertirmi un po' .. non c'è gusto a usare sempre
la violenza
con un bel ragazzo come quello, potevo anche unire
l'utile al dilettevole ... -
- Ma che fine ha fatto la mia amica .. con che coraggio resti qui
a guardare e non fai nulla per fermare sta rissa?!! -
Xena non risponde, quasi disorientata dalla domanda,mentre Olimpia
dopo averla guardata un attimo negl'occhi, la scosta da se afferrandola
per il braccio, poi sguaina i sai e si mette in mezzo alla contesa
arrestando chiunque gli capiti a tiro indistintamente. Dopo qualche
minuto, la bionda guerriera atterra almeno una decina di uomini e
approfittando del momento in cui nella stanza non si udiva un rumore
allucinante, attira l'attenzione degl'uomini ancora in conflitto gridando:
- Statemi bene a sentire gentaglia
Non ci metto molto a stendervi
tutti come ho fatto con questi qui .. quindi o la finite o farete
i conti con me!! -
Qualche guerriero resta impressionato dalla minaccia di Olimpia, altri
invece le si avventano contro, ma lei li sistema in un batter d'occhio
convincendo definitivamente tutti a sospendere la rissa.
Venere resta per un attimo a guardare a terra con lo sguardo perso
nel vuoto, poi si precipita da Xena e scoppia in lacrime:
- Oh Xena, che fortuna averti trovata qui! Mi devi aiutare mi è
successa una cosa terribile! -
Olimpia rinfodera i sai e sentendo il pianto di Venere le si avvicina
e dopo averla guardata un attimo la abbraccia e le sussurra:
- Venere calmati! Siediti qui e raccontami tutto -
- Tu non puoi neanche immaginare quali disgrazie io e Marte stiamo
passando! -
Al pronunciare il nome del dio della guerra Xena si guarda intorno
nervosamente:
- Marte?! Dov'è? -
Non ci impiega molto a vederlo ancora riverso per terra con una mano
sull'occhio e una sulla testa. Immediatamente lo aiuta a sollevarsi
inginocchiandosi a accanto a lui:
- Oh Marte, cosa ti hanno fatto? -
- Xena ..finalmente! Aiutami a rialzarmi. -
Una volta in piedi i due si guardano intensamente negl'occhi senza
dire una parola. Non è come le altre volte: Xena ha qualcosa
di diverso e Marte lo avverte. Pochi attimi dopo i due vengono richiamati
dallo sfogo di Venere con Olimpia e si avvicinano alle due donne.
- Tutto è cominciato ieri, quando una guerriera si è
introdotta nel tempio di Marte e questo stupido di mio fratello si
è fatto fregare la spada! - spiega Venere asciugandosi le lacrime.
Xena e Olimpia guardano Marte che continua il racconto:
- E lei?! .. Per farsi massaggiare accuratamente si è tolta
la cintura e volete sapere qual è il risultato? Un'ancella
incenerita e della cintura neanche l'ombra! -
L'ex dio della guerra si gira innervosito verso l'oste e gli grida:
- .. Ehi tu dammi una birra! -
Marte afferra il boccale che l'uomo gli lascia sul bancone e tracanna
tutto d'un fiato mentre Venere riprende il discorso:
- E' terribile! .. Ora c'è il caos! E quel che è peggio
siamo due mortali e non sappiamo dove trovare quella ladra!! -
Venere ricomincia il suo piagnisteo con un acuto tanto fastidioso
da costringere Olimpia a tapparsi un orecchio, mentre Marte appena
svuotato il boccale riprende:
- La verità è, che chi a preso la cintura deve averla
indossata perché il potere dell'amore è ancora tra i
mortali
oste dammi un'altra birra! -
Olimpia guarda Xena poi dice:
- No Marte, chi ha preso la cintura non la voleva per se .. l'ha messa
a Xena. -
Marte, che stava bevendo si strozza e inizia a tossire e Venere si
avventa su Xena, ma Olimpia prontamente la ferma:
- La mia cintura! Devo riaverla! -
- Come hai potuto farmi questo Xena, hai sempre detto che non ti interessava
essere una dea! Lo dicevi solo perché volevi rubarmi il ruolo!
Ora è tutto chiaro! -
- Calmati Venere! Xena non centra. E stata quella guerriera che gliel'ha
messa, è chiaro che i tre avvenimenti sono collegati. Chiunque
sia quella donna non sta di sicuro agendo per caso -
Venere finalmente smette di agitarsi e Olimpia può lasciare
la presa.
- Se la cintura è tua puoi anche riprendertela anche se ti
confesso che mi piaceva molto - controbatte Xena con tono scostante.
Marte posa con violenza il secondo bicchiere vuoto sul bancone, mentre
Venere si siede sconsolata al suo fianco e conclude:
- E inutile che provate a toglierla, non ci riuscirete mai voi. Solo
un dio o una dea possono togliere la cintura a un comune mortale che
l'ha indossata. -
Xena cerca di mascherare un sorriso di soddisfazione: la cintura è
sua e nessuno può toglierla!
Olimpia ora ha
la conferma che Xena è la nuova dea dell'amore e la cosa non
le piace per niente. La sua mente inizia a vagare nel tentativo di
trovare una soluzione che rimettesse tutto come doveva essere e chiede
a Venere:
- Ma scusa, un momento .. tu ti toglievi la cintura a tuo piacimento
.. lei avendola indosso ora ha assunto i tuoi poteri .. perché
non può togliersela come facevi tu? -
- Te l'ho appena spiegato .. io sono una dea per nascita .. lei non
è altro che una comune mortale .. avrà anche assunto
i miei poteri, ma non potrà mai sfruttarli con la stessa libertà
che ho io .. io sono nata per essere la dea dell'amore! -
- Quindi, l'unica cosa che si può fare è trovare un
dio che gliela possa togliere
-
- Dobbiamo trovare subito la donna che ha combinato tutto quel macello,
capire il perché ha fatto questo e farle rimettere le cose
a posto! - dice Venere, sapendo di non aver comunicato nulla che i
suoi amici non avessero già pensato.
- Come facciamo? - conclude la ex dea dell'amore.
Olimpia guarda i tre pensando che chiunque abbia organizzato tutto
è riuscito perfettamente nel suo intento di metterli fuori
gioco.
- Andrò io a cercare l'Oracolo credo che il fatto che ci abbia
mandato a chiamare dopo tanti anni non sia estraneo all'accaduto e
anche se lo fosse può sicuramente aiutarci. E visto che Xena
e Marte sono inoffensivi e vulnerabili porterò Venere con me.
I suoi " sbalzi di amore" dovuti all'assenza del dio della
guerra potrebbero tornarmi utili. -
I tre la guardano facendo un accenno di assenso con la testa, poi
Olimpia paga l'oste e chiede una camera, prende Marte da parte e gli
dice con tono secco:
- Spero di non commettere un errore .. tieni! Sali in camera con Xena
e restaci fino al mio ritorno! -
Marte cerca di afferrare la chiave ma Olimpia scosta la mano:
- Xena ora è vulnerabile, se approfitti di lei ora non te lo
perdonerò mai e nemmeno lei lo farà, perciò
promettimi di comportarti bene. -
L'ex dio della guerra sorride imbarazzato:
- Avanti Olimpia lo sai che puoi fidarti di me ... in fondo adesso
stai aiutando anche me e
-
- No Marte, è proprio questo il punto .. io non mi fido di
te e se ora vado è solo per il bene di Xena .. almeno per una
volta, fammi ricredere su di te! -
Marte annuisce e prende la chiave. I due si guardano per un istante
facendo una pausa di silenzio, poi Marte continua:
- Olimpia
farò l'impossibile per salvaguardare la vita
di Xena
tu mi raccomando, sii prudente .. stai attenta a Venere
.. lei è sicuramente la persona maggiormente colpita dagl'effetti
negativi del mio allontanamento dall'Olimpo e temo che a lungo andare
il suo equilibrio sarà sempre più precario. -
- Si lo so Marte
sta tranquillo, la terrò d'occhio. -
Olimpia fa per voltarsi quando Marte aggiunge:
- Ah, un'altra cosa: tieni gli occhi aperti lungo il cammino .. quella
guerriera, non è una comune mortale, credimi .. quando è
venuta nel mio tempio a prendermi la spada ci siamo scontrati .. io
l'ho ferita a morte ma lei non ha nemmeno sanguinato
-
- Che cosa?! Vuoi dirmi che è una divinità? -
- Non lo so .. sicuramente è immortale, ma non l'ho mai vista
sull'Olimpo e nessun dio è mai stato scacciato dall'Olimpo
se fosse una dea non so proprio chi possa essere. -
- Starò attenta
sicuramente chiunque ella sia, il suo
intento è distruggerci .. ora credo che si stia solo divertendo
un po' .. tornerà per annientarci .. mi raccomando, fa in modo
che Xena non dia nell'occhio, non siete nelle condizioni per difendervi
da un suo attacco .. cercate di stare il più nascosto possibile
.. almeno finché non sarò tornata , poi cercheremo una
divinità che ci aiuti a liberare Xena dalla cintura-
Il bardo sorride a Marte appoggiando una mano sul suo braccio, poi
gli volta le spalle e si avvicina all'amica di sempre per salutarla.
- Non c'è molto tempo , quindi abbi cura di te! -
Mentre l'abbraccia Olimpia dice nell'orecchio di Xena:
- Ricorda: un calcio nei paesi bassi ed è neutralizzato! -
Xena sorride alla sua migliore amica e quasi commossa dalle sue attenzioni
nei suo confronti si lascia sfuggire una lacrima che le solca la guancia
fino a raggiungerle il mento. Olimpia le fa una lieve carezza sul
volto e Xena dopo aver fatto un lungo respiro le dice:
- Stai attenta Olimpia! -
Dopo essersi strette per qualche secondo le mani, Olimpia la lascia
e si avvicina alla porta seguita da Venere:
- Non vedo l'ora di partire, ho voglia di rompere qualche muso! -
- Calma Venere! Stiamo andando a cercare una donna che all'azione
preferisce le profezie! Vediamo di fare un viaggio tranquillo senza
suscitare troppe attenzioni eh! -
- Che noia! -