CAPITOLO X
Mentre giunge
il tramonto la responsabile delle disavventure della principessa guerriera
e i suoi amici si reca in una caverna poco illuminata; il cunicolo
appare molto lungo e stretto: le pareti, molto vicine tra di loro,
sono percorse da piccoli corsi d'acqua che spesso cadono sulla superficie
rocciosa producendo un eco inquietante. Percorrendolo, la donna giunge
presto in una grotta buia, spoglia e vuota, in cui al centro vi è
un'enorme pozza d'acqua che sembra essere molto profonda, illuminata
solo da un fascio di luce proveniente da una fessura sul soffitto.
Lei si inginocchia di fronte a questo specchio d'acqua e tenendo il
capo chino sussurra:
- Tutto è andato come previsto Eco
-
Ad un tratto, la superficie dell'acqua si agita e il riflesso della
luce su essa diviene quasi un bagliore accecante; l'acqua si increspa
formando un onda sempre più grande e da quel movimento si ode
una voce soffusa, quasi un bisbiglio:
- Bene Vendetta
-
- Marte e Venere sono ora due mortali insignificanti e Xena ha perso
il suo spirito guerriero .. oramai, non è più una minaccia.
Ora mi divertirò ancora un po' con loro e poi li schiaccerò
come vermi
- continua la donna rialzandosi in piedi e osservando
la superficie dell'acqua.
- Sta attenta .. ricordati che hai un altro temibile ostacolo
Olimpia -
- Olimpia?! Quella mortale non è affatto un problema
non è niente senza Xena. -
- Non commettere l'errore di sottovalutare i tuoi nemici, potrebbe
costarti caro .. ricordati, non devi perdere di vista il tuo obiettivo
-
- Eco, so bene la ragione per cui tu mi hai risvegliato.. non temere,
presto annienterò la principessa guerriera e con lei se ne
andrà anche la sua fedele compagna
Marte e Venere voglio
lasciarli vivere .. una vita da mortale, per un dio e sicuramente
peggio della morte
poi sarà la volta di Eve e di tutti
i suoi stupidi seguaci
Presto l'ira degli dei dell'Olimpo sarà
placata e tutti coloro che li hanno rinnegati verranno puniti
-
Vendetta fa una pausa di silenzio, poi prende il Chakram tra le mani
e fissando la sua attenzione sul bagliore prodotto dall'acciaio della
lama di quest'arma tanto rara quanto micidiale, conclude:
- Io riporterò il genere umano sotto il dominio degli dei e
creerò presto una nuova stirpe divina da adorare che sarà
ancora più temuta e rispettata della precedente
-
CAPITOLO XI
Nel frattempo,
Xena e Marte sono seduti a un tavolo della taverna: l'ex dio della
guerra mangia qualcosa di caldo e la debole luce di una candela rende
la cena romantica e riservata.
Poche parole e molti sguardi d'intesa finché Xena dice:
- Chi lo avrebbe detto .. -
- Cosa? -
- Che Olimpia mi avrebbe affidato a te con mille raccomandazioni.
-
- Si è vero è strano .. ma mai dire mai. -
Marte si sente toccare a una caviglia e senza pensare si sporge sotto
il tavolo a guardare: è il piede di Xena. Il gesto lo sorprende
e gli piace molto, ma le parole di Olimpia gli tornano alla mente.
Dovrebbe stroncare la cosa sul nascere, ma non ne ha il coraggio ,
perciò fa finta di nulla e dopo aver portato alla bocca l'ultimo
boccone, sente che Xena ci riprova, ma questa volta il suo piede arriva
quasi fino al suo ginocchio. Xena lo guarda con aria furbetta studiando
ogni sua reazione. Marte allora le porge il palmo della mano aspettando
che Xena risponda al suo invito dandogli la mano, che non si fa attendere.
- Xena
(sospira e chiude gli occhi) tu sai che io sono un uomo
molto debole a queste cose e soprattutto quando ci sei tu dall'altra
parte, mi è impossibile resistere a un invito del genere
ma mi sentirei un gran bastardo dopo la promessa che ho fatto
-
- E da quando il dio della guerra mantiene le promesse? -
Xena si alza e si avvia verso la scala che conduce alle camere da
letto; prima di salire il primo gradino si volta verso Marte, che
dopo averla seguita con gli occhi fino a vederla scomparire verso
il piano superiore, fissa incantato il tavolo pensando a cosa fare.
Pochi attimi di riflessione e poi la segue con il cuore in gola.
Olimpia e Venere
sono ancora in marcia in cerca dell'oracolo. Il tramonto era già
inoltrato e ormai il sentiero è oscurato dalle tenebre della
notte.
- E' meglio fermarsi qui per oggi o rischieremo di sbagliare strada
accampiamoci qui. - ordina Olimpia guardandosi intorno.
- Sono a pezzi
io sono la dea dell'amore, non una guerriera
.. non sono abituata a queste giornate massacranti! - si lamenta Venere
massaggiandosi una spalla.
- Su dai .. non lamentarti .. presto potrai tornare alle tue cure
di bellezza. -
Venere guarda scettica Olimpia e poi si siede su un masso mentre il
bardo posa a terra le loro sacche.
- Vado a raccogliere un po' di legna per il fuoco. -
L'ex dea dell'amore annuisce mentre Olimpia si allontana un po' in
cerca di qualche ramo secco da cogliere. Venere inizia a guardarsi
intorno e infreddolita si stringe le spalle con le mani nel tentativo
di scaldarsi un po'. Poi si alza e inizia frugare tra la sacca di
Olimpia in cerca di una coperta. Tra le varie cianfrusaglie che la
poetessa porta con se, trova una coperta di pelle arrotolata; la donna
la prende in mano e fa per spiegarla per mettersela sulle spalle quando
cade dal suo interno l'armatura di Xena. Venere la raccoglie e la
osserva notando che è un indumento adatto alle proprie misure.
Presa dalla curiosità fa per provare ad indossarla quando Olimpia
la interrompe chiedendo:
- Che stai facendo? -
- Olimpia! .. Mi hai spaventata .. stavo cercando una coperta per
scaldarmi e ho trovato l'armatura di Xena nella tua sacca .. se non
ti spiace io la indosserei. -
- Che cosa? -
- Beh, le vesti che indosso non sono appropriate per questo viaggio
.. mi occorrerebbe un'armatura, ma siamo partite talmente in fretta
che non sono riuscita ad andarmene a trovare una adatta a me! -
- No senti
questa è l'armatura di Xena e .. -
- E allora? - la interrompe Venere che poi rivalutando l'osservazione
dell'amica continua - Senti Olimpia .. so che per te quest'armatura
ha un valore particolare dato che appartiene a Xena. -
Olimpia resta in silenzio per un istante poi continua:
- In fondo hai ragione, questo è un viaggio rischioso ed è
meglio che tu sia il più corazzata possibile ... indossala
pure ma mi raccomando abbine cura! -
Le due si sorridono poi, mentre Olimpia accende il fuoco, Venere stende
le coperte per la notte e prende dalla sacca qualcosa da mangiare:
- Non avrei mai creduto che un giorno avrei vissuto un'avventura come
quella che vivete voi due .. e per di più come una semplice
mortale. -
- Non preoccuparti Venere, presto tutto tornerà alla normalità
-
- Lo spero. -
- Dai ora mangia e riposati .. oggi abbiamo già camminato molto
.. domani ripartiremo all'alba e se tutto andrà bene troveremo
l'oracolo. -
CAPITOLO XII
Marte si ferma
per un attimo davanti alla porta di legno della loro stanza, fa un
lungo respiro e la apre: Xena è sdraiata sul giaciglio, con
una mano dietro la nuca, le gambe accavallate e uno sguardo molto
seducente. Con un'occhiata gli fa cenno di raggiungerla, ma l'ex dio
della guerra tenta di sfuggire al suo richiamo e le volta le spalle
focalizzando la sua attenzione altrove. Ma la principessa guerriera,
richiama nuovamente il suo sguardo verso di lei dicendo:
- Cosa aspetti a venirmi a fare compagnia? -
Marte fa di nuovo un lungo respiro e poi, facendo qualche passo verso
di lei risponde:
- Xena
te l'ho già detto
non è il caso.
-
La donna si alza di scatto e si pone di fronte a lui abbracciandolo
intorno al collo avvicinando il suo corpo a quello del dio:
- Ma perché?!
Per una stupida promessa che hai fatto
ad Olimpia
da quando sei diventato un uomo d'onore? -
- Non è solo per questo Xena
- controbatte lui divincolandosi
dall'abbraccio. - Non voglio approfittare di te ora che non sei in
grado di controllare le tue emozioni in maniera lucida e obiettiva.
-
- Queste sono solo belle parole Marte
ma tu sai bene quello
che entrambi vorremmo. -
- No, ti sbagli
per anni ti ho ingannata, tradita e ricattata
ma non ho mai ottenuto nulla
non ho intenzione di sbagliare
ancora una volta. -
Xena abbassa lo sguardo per un attimo quasi in segno di rassegnazione
poi prende coraggio e bacia Marte cogliendolo alla sprovvista.
Sebbene messo a dura prova, l'ex dio della guerra scosta Xena da sè
e si fa indietro prima che un bacio innocente diventi qualcosa di
più serio e incontrollabile:
- Xena basta
ti ho detto di no .. lasciami stare! -
- A quanto pare sei irremovibile
- conclude la principessa
guerriera - .. E va bene Marte, come vuoi
-
- Brava, ora mettiti li buona e tranquilla
io vado a rinfrescarmi
un po'-
Xena lo guarda per un attimo un po' contrariata, poi si volta e va
a sedersi sul letto sbuffando.
Una volta accertatosi che Xena è lì tranquilla, Marte
si allontana in un'altra ala della stanza che si separa dalla "zona
da letto" grazie a una lunga tenda che percorre tutta la lunghezza
della parete. L'uomo riempie la vasca di acqua bollente e vi entra
dopo qualche istante. Rilassato dal tepore dell'acqua calda, Marte
appoggia la testa sul bordo della vasca e chiude gli occhi, abbandonandosi,
così, ai suoi pensieri.
Xena resta a giocherellare con le frange di una coperta per qualche
minuto, poi, presa dalla curiosità, si avvicina alla tenda
e prova a dare una sbirciata nell'altra stanza; vedendo che Marte
si è addormentato nella vasca, Xena ritrae la testa e dopo
averci pensato per qualche istante, entra nella stanza silenziosamente.
La donna resta ad osservare il dio addolcita dalla sua espressione
stanca: stava riposando proprio come un bimbo stanco dallo sforzo
delle sue prime corse.
Xena, si porta alle sue spalle e lentamente inizia a massaggiargli
le spalle. Al suo tocco Marte si ridesta e col cuore in gole grida:
- Xena .. che ci fai qui!! -
- Dai Marte
non voglio fare nulla di male
voglio solo
farti rilassare un po'
-
Marte non riesce a trovare un'argomentazione valida per rifiutare
quel massaggio tanto delicato, quanto piacevole, ma per non darlo
troppo a vedere risponde con tono burbero:
- E va bene! -
Xena sorride al dio della guerra e continua a massaggiargli le spalle,
poi in un secondo momento, si inginocchia a terra e inizia ad accarezzare
prima la schiena e poi le braccia e il petto di Marte.
Quest'ultimo ferma la sua mano afferrandola per il polso:
- Xena .. basta! -
La principessa guerriera non demorde e approfitta dell'immobilità
del suo braccio per chinarsi su di lui e baciargli il collo per poi
raggiungere a poco a poco le labbra. Xena induce Marte ad alzarsi
in piedi e abbracciandolo intorno ai fianchi continua a baciarlo costringendolo
ad arrendersi al suo volere. Marte sa che dovrebbe troncare subito
ma la sensazione che prova nel baciare Xena è troppo speciale
per ribellarsi: si sente strano, il cuore sembra battere all'impazzata,
tutto il corpo è percorso da un fremito e la sua mente non
può fare altro che lasciare spazio all'amore che prova per
lei.
In quel mentre l'oste bussa energicamente alla porta della stanza
ed entra l'istante dopo:
- E' permesso? - domanda l'uomo iniziando a guardarsi intorno.
Ben presto, l'uomo si accorge dei due in tenere effusioni e abbassa
subito lo sguardo imbarazzato:
- Oh .. scusatemi
non volevo disturbarvi. -
Marte si allontana da Xena, anch'esso disagiato dalla situazione e
prende un panno per potersi "coprire" il più possibile.
Poi con tono severo esclama:
- E tu per gli dei che vuoi! -
- Scusatemi ancora
ero solo venuto a chiedervi se desiderate
qualcos'altro per cena dato che vi siete allontanati presto. -
- Sparisci idiota!!! - controbatte l'ex dio della guerra.
Xena resta in silenzio mentre l'oste esce rapidamente dalla stanza.
Pensierosa, la donna resta immobile per qualche istante mentre Marte
esce dalla vasca e indossa i suoi abiti. Poi ad un tratto, la principessa
guerriera corre fuori dalla stanza e ferma l'oste che stava già
scendendo le scale:
- Aspetta un attimo! -
- Dimmi. - risponde l'uomo girandosi verso di lei.
- E solo per quel motivo che sei salito in stanza? -
- Si .. il tuo amico mi sembrava affamato e visto che non aveva finito
di cenare volevo sapere se voleva qualcos'altro .. e poi tu non hai
toccato cibo per tutta la sera .. credevo avessi fame
-
- Dì la verità
non è che per caso la mia
amica ti ha detto qualcosa? -
- Chi? -
- La biondina
quella guerriera che era con me!!! -
-
No
-
Xena non è convinta dall'ultima risposta dell'uomo e insiste:
- Di la verità
ti ha chiesto qualcosa
ascoltami
bene dimmi la verità se non vuoi fami arrabbiare. -
- E va bene
si, la tua amica quando mi ha pagato la stanza mi
ha dato 10 monete in più e mi ha raccomandato di tenervi d'occhio.
-
- Ah si eh?
Molto bene amico mio
d'ora in poi non devi
farlo mai più .. farò io i conti con lei quando tornerà.
-
- Come vuoi tu
io solo non voglio storie con quella furia scatenata!!
-
- Non ti preoccupare, me la sbrigo io con lei. -
Detto questo, Xena rientra in stanza e dice a Marte:
- Ho appena scoperto che Olimpia ci sta facendo controllare. -
- E la cosa ti sorprende .. io lo avevo già immaginato .. non
si è mai fidata di me e non credo proprio che inizierà
oggi. -
Xena guarda Marte dolcemente e si avvicina nuovamente a lui riprendendo
a baciarlo. Questa volta Marte sembra non resistere ai tentativi di
seduzione di Xena e non si tira indietro. Per il suo cuore innamorato
è impossibile sfuggire alla passione e al desiderio di fare
sua la donna che ama. La principessa guerriera tenta di prendere un
po' di iniziativa cercando di sbottonare il corpetto dell'armatura
di Marte, ma l'uomo le ferma la mano. In quell'istante Xena realizza
quanto siano profondi ormai i sentimenti che prova per lei e interrompe
il bacio abbracciandolo. L'ex dio della guerra contraccambia l'abbraccio
e gli dà un bacio sulla fronte. La principessa guerriera ha
finalmente capito che l'amore e il rispetto che Marte prova per lei
sono tanto forti da impedirgli di approfittarsi di lei nonostante
il suo istinto gli dica tutt'altro.
Xena gli sorride e poi gli sussurra:
- Devi essere stanco, forse è meglio che tu ti riposi un po'.
-
Marte annuisce e si sdraia sul giaciglio facendo un lungo respiro,
poi guarda Xena:
- So che ora come dea, non hai bisogno di dormire .. ma mi farebbe
piacere se tu stessi qui con me. -
Xena lo guarda sorridendo poi si sdraia sul giaciglio accanto a lui
e si rinchiude nel suo abbraccio. Era la prima volta in cui si sentiva
a suo agio con Marte: tra le sue braccia si sentiva amata e protetta
e questo la faceva sentire diversa dal solito. Marte dal canto suo
poteva finalmente realizzare il sogno che inseguiva da una vita: poter
stare accanto alla donna che ama senza essere respinto.
Ben presto il dio della guerra si addormenta mentre Xena resta accanto
a lui coccolata dal suo abbraccio.
fine
prima parte