Il
giorno seguente, infatti, Xena si mette al lavoro aiutata dai due compagni
d’avventura. Dopo aver ammorbidito il terreno con dell’acqua,
la principessa guerriera affonda quatto robuste travi di legno nel sottosuolo.
Lo scheletro viene poi perimetrato da assi di legno rivestite esternamente
da canne di bambù mentre il tetto viene ricoperto da ampie foglie
ricavate dalle palme.
L’edificazione del rifugio richiede ai tre naufraghi qualche giorno
di duro lavoro che viene però ripagato dalla soddisfazione di
aver eretto un ampia e robusta capanna nella quale abitare nel periodo
di permanenza sull’isola.
Dopo aver costruito un arco e averlo munito di frecce, Xena decide
di trascorrere un pomeriggio cacciando: la carne li avrebbe cibati
mentre le pelli sarebbero servite per rendere più confortevole
il giaciglio e per riparasi dal freddo che ogni notte cala accompagnato
dalle tenebre.
- Vengo con te! – esclama a gran voce Fillide vedendo la principessa
guerriera avviarsi per la boscaglia con l’arco appeso dietro
alla spalla sinistra.
Olimpia, intenta a tagliare dei frutti si interrompe per ascoltare
con attenzione e un velo di preoccupazione, il proseguire del dialogo
consapevole di quanto sia importante per la compagna di avventure
la totale tranquillità mentre si diletta nella caccia.
- Non se ne parla neanche! – è la risposta secca della
mora.
- Dai Xena, portami con te … possiamo catturare più prede
insieme, non ti darò fastidio te lo prometto! – insiste
il giovane mentre la donna lo guarda minaccioso.
- Infondo… che fastidio può darti… - si intromette
il bardo spezzando una freccia in favore del figlio di Corilo.
- Anche tu ti ci metti adesso? – risponde sempre più
contrariata la principessa guerriera.
- Io sono un bravo cacciatore sai? – continua nuovamente Fillide
– Mia madre mi ha insegnato tanto… se non vuoi essere
disturbata, mi allontanerò un po’ e cercherò altre
prede. -
Dopo un istante di silenzio in cui cerca il dolce sguardo dell’amica,
Xena riprende il cammino facendo segno al giovane di seguirla mentre
conclude la conversazione rivolgendosi al bardo:
- Torneremo prima del tramonto… -
Una volta addentratasi
nella boscaglia, Xena inizia a guardarsi intorno in cerca di una preda
da catturare. Fillide cammina dietro di lei con passo felpato lasciando
che la sua attenzione si posi sull’ambiente circostante. Ad
un tratto la principessa guerriera arresta bruscamente il suo cammino,
ma Fillide non curante continua la sua marcia finendo per urtare la
schiena dell’amica, che irritata si volta di scatto per lanciargli
un occhiata fulminea:
- Scusami… - sussurra il giovane impaurito sorridendo imbarazzato.
- Se ci tieni a tornare a casa con le tue gambe inizia a starmi lontano
di qualche passo ragazzo! -
- Si, Xena… - obbedisce il giovane cogliendo al volo il suggerimento
indietreggiando qualche metro. – Sai cosa stavo pensando …
- continua incrementando il disappunto della guerriera – Con
la tua prontezza di riflessi e la mia abilità innata di cacciatore
… -
- Fillide! – lo richiama bruscamente Xena - … Va a farti
un giro! -
- Si, è proprio quello che ti stavo suggerendo… - risponde
girando il discorso - … Perché due come noi… -
- Muoviti! – grida la donna spazientita facendo fuggire il giovane
con la coda tra le gambe.
Finalmente libera di cacciare in santa pace, la principessa guerriera
piazza delle trappole in vari punti e mentre attende che agiscano,
stana due lepri che saltellando sulle loro morbide zampine cercavano
di rifugiarsi in una buca del suolo.
Ad un tratto un cervo, spuntando da dietro una roccia, appare alla
vista della donna per poi nascondersi dietro a fitti cespugli. Xena
impugna il suo arco e tesa una freccia, si avvicina all’animale
con qualche passo felpato e non appena la preda è ben visibile,
scaglia il suo colpo senza lasciargli scampo. Ormai senza vita il
cervo si accascia a terra mentre la principessa guerriera si avvicina
soddisfatta. Le urla di Fillide si odono all’improvviso risuonando
nella foresta. Voltatasi in direzione dei rumori, Xena vede il giovane
correre velocemente inseguito da un cinghiale inferocito intendo a
caricarlo:
- Ecco qui… il grande cacciatore… - bisbiglia tra se e
se per poi scagliare una freccia contro l’animale arrestando
la sua corsa colpendolo al cuore. – Due prede in pochi minuti
… non c’è male davvero! – esclama soddisfatta.
- Ma perché lo hai colpito! – grida Fillide contrariato
intuendo di aver perso la faccia di fronte alla principessa guerriera.
– La mia era tutta una tattica! Lo stavo per catturare! -
- E ti fai travolgere dalle bestie che cacci per catturarle? –
ribatte a tono la donna mentre il giovane sbuffa innervosito. –
Sai che ti dico grande guerriero … cavatela da solo visto che
sei tanto in gamba! -
- E’ proprio quello che stavo cercando di fare! – conclude
il giovane allontanandosi con fare sostenuto.
Mentre Xena lega le prede cacciate per prepararsi a fare ritorno all’accampamento,
Fillide viene incuriosito da una graziosa scimmietta che cammina vicino
a lui per poi fuggire spaventata dalla presenza umana e rifugiarsi
sul ramo di albero:
- Che carina … - commenta intenerito dalla simpatica creatura.
Deciso a catturarla, il ragazzo tenta di arrampicarsi sull’albero
ma la liscia superficie del legno gli impedisce di fare presa. Così
decide di aggirare il problema tentando di arrampicarsi sull’albero
accanto per poi raggiungere la postazione muovendosi tra i rami. Inavvertitamente
però, il giovane finisce col cadere in una delle trappole che
Xena aveva piazzato qua e là per la foresta: una corda circonda
la caviglia del giovane e velocemente lo spinge verso l’alto
finendo con l’appenderlo ad un ramo a testa in giù.
- Xenaaa!!! – grida Fillide richiamando l’amica per farsi
liberare.
La donna giunge sul luogo correndo allarmata dal tono di voce con
la quale era stata chiamata:
- Ma cosa hai combinato?! – domanda in un secondo momento scoppiando
in una fragorosa risata vedendo il giovane appeso al contrario imprigionato
in una sua trappola.
- Volevo catturare quella scimmietta laggiù… - cerca
di giustificarsi indicando l’indifeso animaletto.
- Non so chi è più idiota… tu o la scimmia! -
- Fa poco la spiritosa e liberami! -
- E no caro … un cacciatore come te? Avevi ragione tu prima,
non dovevo intromettermi… sono sicura che saprai cavartela da
solo egregiamente! -
- Non scherzare dai, aiutami! –
- E toglierti tutto il divertimento?No, no… non se ne parla!
– conclude la donna con tono canzonatore salutando il giovane
con una mano.
Fillide la osserva incredulo mentre la vede allontanasi a passo svelto:
- Xena… aspetta… non puoi fare sul serio! Mi verrà
il sangue alla testa! – grida preoccupato. – Liberami,
liberami Xena! -
Non curante la principessa guerriera raccoglie le prede catturate
e fa ritorno all’accampamento soddisfatta:
- Ciao… - saluta Olimpia.
- Bentornata… - contraccambia il bardo – Ma … dov’è
Fillide? – domanda in un secondo momento non vedendo il giovane.
- Beh lui… è voluto rimanere un altro po’ a saggiare
le sue grandi abilità di cacciatore… - risponde Xena
con tono vago e beffardo ripensando al giovane che, ancora appeso
all’albero, si dimena in cerca di liberarsi.
Olimpia osserva l’amica con sospetto mentre con tranquillità,
inizia a scuoiare gli animali catturati facendo finta di nulla. In
un secondo momento il bardo raccoglie della legna per accingersi ad
accendere il fuoco quando Xena si alza di scatto e sottraendo dalle
sue braccia i ramoscelli le sussurra:
- No, no … non devi fare nulla questa sera… penserò
a tutto io. -
- Davvero? -
- Si… tu ora siediti e sta tranquilla … -
- Ma perché … -
- Shh! – la interrompe la mora – Non fare domande…
-
Olimpia osserva l’amica negl’occhi per qualche istante
e senza aggiungere altro si dirige alla sorgente per rinfrescarsi.
Al suo ritorno Xena aveva appeso le pelli ad essiccare su di un ramo,
aveva messo sul fuoco una scoscia di cervo e aveva raccolto della
frutta fresca.
- Che meraviglia … -esclama il bardo felice della sorpresa trovata.
Xena le va incontro e prendendole le mani, la invita a sedersi accanto
al fuoco.
- Sai … - si introduce Xena inginocchiatasi a terra. –
Questa sarebbe l’occasione perfetta per goderci qualche giorno
di riposo, tu che ne pensi? –
- Mi stai proponendo di fare una piccola vacanza? -
- Perché no … non è quello che volevi? -
- Si … ma da quando la principessa guerriera si concede un periodo
di riposo? -
- Da quando vuole passare un po’ più di tempo in tranquillità
e soddisfare la richiesta della sua compagna di viaggio…-
- Davvero? -
- Si… -
La poetessa sorride felice abbracciando l’amica che ricambia
il gesto con trasporto. In un secondo momento Xena si avvicina al
fuoco e togliendo la carne dalla brace invita il bardo a farsi avanti:
- Mangiamo? – le chiede mentre con il pugnale, taglia piccole
fette di carne.
- Non aspettiamo Fillide? -
- Credo che non sarà di ritorno tanto presto… –
risponde con tono vago incrementando ulteriormente i sospetti della
sua interlocutrice.
- Non capisco … -
- E che c’è da capire? Coraggio mangia … - conclude
porgendole il cibo ancora fumante.
Le due gustano la cena in tranquillità mentre il sole cala
lasciando lentamente il posto alla luna che inizia la sua ascesa portando
con se il manto stellato.
- Che cosa mi stai nascondendo Xena? – domanda la poetessa mentre
si lava le mani.
- Io? Nulla, perché? – risponde continuando la finzione.
- Io invece ho la sensazione che tu mi stia nascondendo qualcosa…
-
- No, no … -
- Xena! – la rimprovera il bardo afferrandole le spalle –
Deciditi a dirmi cosa hai combinato! -
- Ci tieni proprio a saperlo? -
- Si! -
- E va bene … - si arrende la mora portandosi le braccia dietro
la nuca e coricarsi a terra. – Fillide è finito in una
delle trappole che avevo piazzato nella foresta … attualmente
è appeso a testa in giù al ramo di albero … -
racconta sorridendo mentre l’immagine buffa del ragazzo si affaccia
nella sua mente.
- Xena! Ma come hai potuto lasciarlo li! Devi andare subito a liberarlo!
– la sgrida con tono severo Olimpia.
- Non preoccuparti avevo già intenzione di farlo … volevo
solo godermi qualche ora di pace senza quel rompiscatole intorno…
più tardi andrò a riprenderlo. -
- Davvero? -
- Certo. – conclude tirando un lungo respiro.
Rassicurata, Olimpia si lascia andare alla stanchezza e si stende
accanto a Xena per guardare con lei il manto stellato.
Mentre la serata si conclude velocemente, le due accanto al fuoco
conversano piacevolmente fin quando a malincuore, la principessa guerriera
interrompe quel momento per rialzarsi velocemente:
- Vado a riprendere Fillide… sarò presto di ritorno.
–
- Ti aspetterò sveglia… -
Xena si volta per sorridere all’amica cercando i suoi occhi
per un istante, poi inizia a correre in direzione del bosco desiderosa
di tornare presto all’accampamento e potersi godere la serenità
e l’armonia che regnano grazie alla presenza di Olimpia.